Glioma: cosa è la malattia che ha ucciso l'attrice Kelley Mack

La scomparsa dell’attrice Kelley Mack, nota per il suo ruolo nella serie The Walking Dead, ha riportato l’attenzione su una malattia tanto rara quanto aggressiva: il glioma del sistema nervoso centrale. Ecco di cosa si tratta

Glioma: cosa è la malattia che ha ucciso l'attrice Kelley Mack
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L’attrice Kelley Mack, conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo nella celebre serie "The Walking Dead", è morta all’età di 33 anni a causa delle complicazioni legate a un glioma del sistema nervoso centrale, un tumore che le era stato diagnosticato tempo fa. Di che tipo di patologia si tratta?

Una malattia rara e aggressiva

Il glioma è un tumore cerebrale che origina dalle cellule gliali, fondamentali per il supporto, la protezione e il corretto funzionamento dei neuroni. Si tratta del tipo più comune di cancro primitivo del sistema nervoso centrale, rappresentando circa il 40% di tutte le neoplasie cerebrali. Questa categoria di tumori comprende diverse forme, classificate in base al tipo di cellula da cui si sviluppano e al loro livello di malignità.

Le principali tipologie di gliomi

Esistono quattro tipi principali di gliomi:

  • Astrocitomi: derivano dagli astrociti, cellule che forniscono supporto strutturale e metabolico ai neuroni.
  • Oligodendrogliomi: originano dagli oligodendrociti, responsabili della produzione della mielina, la guaina protettiva delle fibre nervose.
  • Ependimomi: si formano nelle cellule ependimali, che rivestono i ventricoli cerebrali e il canale spinale.
  • Glioblastoma multiforme: è il tipo di glioma più comune e aggressivo, caratterizzato da una rapida crescita e dalla capacità di formare nuovi vasi sanguigni, rendendolo particolarmente difficile da trattare.

Sintomi e manifestazioni

I gliomi si manifestano con sintomi che possono variare a seconda della sede del tumore. Tra i più comuni:

  • Crisi epilettiche
  • Mal di testa persistenti
  • Nausea e vomito
  • Difficoltà nella parola, nella vista o nel movimento

Le cause ancora poco conosciute

Ad oggi, le cause precise dei gliomi non sono ancora del tutto note. Tuttavia, sono stati individuati alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare la malattia:

  • Familiarità con la patologia
  • Sindrome genetiche specifiche
  • Esposizione a radiazioni ionizzanti

È stato inoltre osservato che i gliomi sono leggermente più frequenti negli uomini e nelle persone di origine europea, ma possono colpire anche individui che non presentano alcun fattore predisponente.

Le cure per il glioma

Il trattamento dei gliomi dipende da diversi fattori: tipo e grado del tumore, localizzazione, dimensioni, età del paziente e condizioni generali di salute. Poiché i gliomi possono essere molto diversi tra loro per aggressività e comportamento, anche le strategie terapeutiche variano notevolmente.

Le principali opzioni terapeutiche includono:

Chirurgia

È spesso il primo passo nel trattamento dei gliomi, con l'obiettivo di rimuovere il maggior volume possibile del tumore senza danneggiare le aree funzionali del cervello. Nei casi in cui il tumore è in una zona accessibile e ben definita, la chirurgia può migliorare significativamente la prognosi.

Radioterapia

Utilizzata per distruggere le cellule tumorali residue dopo l’intervento chirurgico o, in alcuni casi, come trattamento primario quando la chirurgia non è possibile. Le tecniche moderne, come la radioterapia conformazionale o la protonterapia, permettono di colpire il tumore con maggiore precisione, riducendo i danni ai tessuti sani circostanti.

Chemioterapia

I farmaci chemioterapici vengono impiegati per bloccare la crescita delle cellule tumorali, soprattutto nei gliomi ad alto grado. Il farmaco più utilizzato è la temozolomide, spesso in combinazione con la radioterapia.

Terapie mirate e immunoterapia

In fase di studio e sperimentazione clinica, queste terapie puntano a colpire in modo selettivo le alterazioni genetiche specifiche del tumore o a stimolare il sistema immunitario per combattere le cellule tumorali. Anche se non ancora standardizzate, rappresentano una promettente frontiera della ricerca oncologica.

Supporto sintomatico

Include farmaci

per controllare i sintomi neurologici, come anticonvulsivanti (per le crisi epilettiche), corticosteroidi (per ridurre l'infiammazione cerebrale) e terapie riabilitative per migliorare la qualità della vita del paziente.

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