«Farmi toccare da lui? Volevo solo lanciargli una sfida impossibile»

Valentina Vezzali: «Era per dirgli: se ci riesce di certo risolleverà il Paese»

«Farmi toccare da lui? Volevo solo lanciargli una sfida impossibile»

da Milano

Pronto, Valentina Vezzali?
«Non ne posso più. Lo scriva, che la disponibilità è una virtù. È tutto il giorno che parlo con voi giornalisti».
Però lei a «Porta a porta» ha detto a Silvio Berlusconi che da lui si farebbe toccare...
«È una frase che può significare tutto o niente: bisogna vedere che cosa c’è a monte».
Ecco, appunto: che cosa c’è a monte?
«Il fioretto è lo strumento attraverso il quale mi esprimo, sarebbe stato bello fargli toccare con mano... ».
Guardi che così sta peggiorando la gaffe.
«Oh, insomma. In gergo schermistico "toccare" significa dare una stoccata all’avversario. Ecco, era un modo per fargli gli auguri, come dire: se riesce a toccare me che sono intoccabile, visto che nessun avversario ci riesce da 11 anni, allora riuscirà davvero a risollevare il Paese».
Suo marito che le ha detto?
«Nulla, ha capito subito che non c’erano doppi sensi».
Invece le donne del Pd si sono indignate. Rosy Bindi ha parlato di «siparietto deprimente».
«Mi dispiace, la Bindi ponderi meglio le parole la prossima volta. Io sono fiera di essere una donna e un’atleta. Cosa c’è di deprimente nell’esortare un presidente del Consiglio che ha in mano le sorti del Paese ad andare avanti?».
Per il Pd, di male forse c’è il nome del presidente del Consiglio...
«Io sono un’atleta, gareggio per l’Italia, al di sopra delle parti. E la scherma è uno sport fatto di valori e disciplina. Avrei fatto la stessa cosa con Walter Veltroni».
Lei pareva entusiasta di Berlusconi in quanto Berlusconi, però...
«Be’, premier bisogna diventarci, ci vuole carisma. E Berlusconi è molto carismatico».
Vi somigliate.
«Sì. È con il sudore, la fatica e il sacrificio che si raggiungono i traguardi, anche quelli che sembrano impossibili. Per vincere un oro, come per cambiare il mondo, bisogna crederci e lottare. Berlusconi quando fa una promessa ce la mette tutta per mantenerla. E poiché molto dipende da come lui saprà gestire le situazioni, mi era parso bello fare un gesto ben augurante».
In rete gira un rap, con la scena di lei e del premier a «Porta a porta». È già un tormentone.
«Ho visto. Le cose serie da prendere in considerazione vengono tralasciate per le frivolezze».
Non sarà che lei sogna di fare politica?
«Ripeto: volevo solo incitare il premier a fare del suo meglio».
Però dopo aver vinto l’oro lei disse che le sarebbe piaciuto.


«Per ora penso a fare un altro quadriennio, fino al 2012. Poi vedremo».
Poi potrebbe fare il ministro dello Sport.
«Visto che lo sport mi ha dato tanto, un domani mi piacerebbe poterlo migliorare, ci sono tante carenze... Vedremo».

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