La farsa degli aiuti alle imprese colpite dall’alluvione

di Paolo Bossi*

Caro direttore, circa i fondi con tasso agevolato stanziati dalla Regione Liguria per aiutare gli alluvionati del 4 ottobre scorso nel ponente ligure, nutro diverse perplessità circa l'erogazione degli stessi. Prima di tutto il fatto che non si possano prendere in carico i beni acquistati prima del 25/11/2010. Come se un'azienda per ricomprare il materiale andato «giù per l'acqua» avesse dovuto attendere due mesi prima di ripartire, quindi coloro che hanno ricomprato il materiale prima del 25 novembre non possono metterlo nel paniere dell'agevolazione, non ultimo il problema del Famigerato Durc (documento unico di regolarità contributiva) neanche in questo caso è stata posta una deroga. Quindi coloro che pur di non chiudere e riacquistare il materiale alluvionato hanno ritardato il pagamento di contributi, al momento del pagamento del contributo troveranno il rifiuto di Filse; naturalmente avranno anticipato i soldi per le perizie e pratiche varie...

Oltre al danno la Beffa! Ma perché la Regione non considera le proprie piccole aziende come un valore da conservare e difendere per la salvaguardia dei posti di lavoro? Oppure andremo tutti a lavorare in Regione?
*Presidente Provinciale
Unione Artigiani Italiani

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