Via Castelfidardo, estremità nord dellarea allinterno dei Bastioni. Se ci arrivi in macchina, vuol dire che sei entrato nella zona Ecopass; e che devi pagare. Ma fin qui, niente di strano. Ciò che rende particolare questa via è che al numero civico 14 cè laccesso al pronto soccorso medico, chirurgico e pediatrico dellospedale Fatebenefratelli, struttura sanitaria fondamentale nelleconomia dellAzienda sanitaria locale milanese. E qui sta linghippo (anche se chi dentro al Fatebenefratelli ci lavora preferisce il termine «truffa»): per accedere allospedale bisogna pagare lEcopass.
«Una cosa assurda mettere le telecamere proprio a cinquanta metri dallingresso - ha commentato un addetto al ricevimento dei pazienti dellospedale -. La maggior parte delle persone che vengono qui per visite o esami già programmati si fa portare in macchina fino in piazza Principessa Clotilde, per poi fare a piedi lultimo tratto. Sempre che non siano persone molto anziane e che non abbiano problemi alla deambulazione. Chi invece paga sempre sono quelli che vengono per un malore o un incidente, chi insomma ha urgenza di ricevere cure: ovviamente - ha commentato - in questi casi al pagamento dellEcopass non ci si pensa neppure».
Sanità garantita e gratuita, dunque, ma solo dopo essere già entrati nellospedale. Come affrontano invece lEcopass quelli che al «Fatebene» ci lavorano? «Sono arrabbiati. Soprattutto per gli infermieri, gente che prende sui 1300 euro al mese, è difficile affrontare la spesa. Così si fanno portare dal coniuge, oppure prendono i mezzi pubblici. Molti di loro però (il 20% circa ndr) provengono da parti della città o dellhinterland poco servite da tram o metro, e sono obbligati a prendere la macchina e cercare un parcheggio lungo i viali della Cerchia, sempre intasati da auto in sosta e a continuo rischio multa».
Le difficoltà affrontate dai pazienti o dai dipendenti dellospedale (1900 solo al Fatebefratelli, ma ci sono anche i 3000 del Policlinico e i 900 del Gaetano Pini, le due altre strutture sanitarie allinterno dellarea Ecopass), non sono peraltro piovute dal cielo allimprovviso: fin dal mese precedente allintroduzione del ticket Carlo Tognoli, presidente della fondazione Policlinico Mangiagalli, aveva chiesto al comune di concedere delle deroghe, «almeno agli infermieri che smontano dal turno dopo le 21, quando il trasporto pubblico è ridotto». Palazzo Marino non ha ascoltato le richieste degli ospedali, concedendo deroghe solo ai medici che danno la reperibilità e devono operare allinterno della cerchia. Ci sono infine alcuni dipendenti dellospedale che devono affrontare un problema nel problema.
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