Sessantamila accessi l'anno al pronto soccorso di via Castelfidardo e circa cinquecento prestazioni giornaliere tra visite, esami e prelievi. Medici e infermieri vanno di corsa al Fatebenefratelli, per cercare di ridurre le liste d'attesa, non sempre in linea con i limiti regionali, e andare incontro alle esigenze dei malati. Tempo di attesa al pronto soccorso: «Cinquantotto minuti», afferma il direttore generale Gerolamo Corno, stime alla mano. Poi però ci sono le eccezioni, come venerdì scorso, «un gran caos - racconta un infermiere -, troppe persone». Ci sono codici verdi che hanno aspettato per ore (anche sette ndr), bloccati in sala d'attesa vicino a quelli bianchi, abituati ad avere pazienza. «Stiamo lavorando per risolvere questi ingorghi, abbiamo anche ipotizzato di aprire una sorta di ambulatorio dove far confluire le non urgenze, ma c'è un problema di fondo: non bisogna incentivare i cittadini a venire al pronto soccorso quando non ce n'è davvero bisogno».
Ci ha già provato l'Asl con gli ambulatori di continuità assistenziale inaugurati la primavera scorsa «e i primi benefici li stiamo vedendo, ma ci stiamo impegnando per fare ancora di più».
Seconda promessa: «Aumenteremo gli sportelli per l'accesso ai poliambulatori - assicura Corno -, ne abbiamo già aggiunti due, ma abbiamo presente il problema». In sintesi: a volte è capitato che persone abbiano perso talmente tanto tempo per pagare il ticket, perdendo poi anche il loro turno di visita con lo specialista del poliambulatorio. «Non è la norma, ma ci scusiamo se qualche volta è successo».
Da sempre molti pazienti hanno risalito l'Italia in treno dal sud per farsi curare gli occhi al Fatebenefratelli. Perché la vocazione dell'ospedale a due passi dagli antichi caselli di Porta Nuova e a dieci minuti dalla stazione Centrale, è proprio questa: la cura della vista. «Il nostro pronto soccorso oftalmico è l'unico in tutta Milano - spiega il direttore generale -. È aperto 24 ore su 24 e la nuova struttura inaugurata da qualche mese ospita anche due reparti, gli ambulatori e presto due nuove sale operatorie».
Il paradosso si nasconde nelle liste dattesa: per un esame completo dellocchio tocca aspettare anche trecento giorni (contro i trenta stabiliti dalla Regione ndr), ma «la verità - si giustificano dalla direzione - è che il settanta per cento dei quarantamila accessi l'anno al pronto soccorso sono codici bianchi che alla fine, per questa prestazione, non aspettano mai più di due ore». E poi c'è la Macedonio Melloni, al civico 52 dell'omonima via ma «a tutti gli effetti parte integrante del nostro ospedale». Lavori in corso alla clinica ginecologica: entro quindici giorni verrà inaugurato il nuovo pronto soccorso e presto ultimati gli altri lavori di ristrutturazione. L'orgoglio di Corno: «Il nuovo centro di fecondazione assistita, se continuiamo con questi ritmi aiuteremo trecento coppie lanno».
Possono contare su un esercito di volontari al Fatebenefratelli: una dozzina di associazioni tra cui la Vozza che fa forza sui suoi duecentocinquanta volontari che ogni giorno offrono un aiuto concreto ai pazienti e ai loro parenti. «È la prova dell'affetto che i milanesi hanno per noi - spiega Corno - e questo gesto d'amore ci offre un sostegno davvero importante».
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