Cinema

Il favoloso Avatar porta sulla "Via dell'Acqua" un vero paradiso alieno

Abbiamo visto il sequel del film di Cameron. Spettacolare, esalta la famiglia e il patriottismo

Il favoloso Avatar porta sulla "Via dell'Acqua" un vero paradiso alieno

James Cameron non è certo il tipo da farsi intimorire dalle responsabilità. Il primo capitolo di Avatar del 2009, con un budget di 237 milioni di dollari, è stato uno dei film più costosi di tutti i tempi.

Il lungometraggio del regista canadese si è poi rivelato fra i migliori di sempre al botteghino, con più di 2,92 miliardi di incassi in tutto il mondo e tre premi Oscar vinti (Miglior fotografia, Miglior Scenografia e Migliori Effetti Speciali). A distanza di tredici anni, Cameron conta di ripetere se non migliorare quel successo con Avatar - La Via dell'Acqua, nelle sale italiane da oggi 14 dicembre.

Un nuovo tipo di immagini in 3D, per tre ore e dodici minuti danno allo spettatore la sensazione di entrare all'interno della pellicola e immergersi negli abissi di Pandora, il pianeta immaginario situato a 4,37 anni luce dalla terra, insieme ai protagonisti, un cast stellare che vede alcuni ritorni, come quelli di Sigourney Weaver (clamoroso dopo la morte alla fine del primo capitolo), Zoe Saldana e Sam Worthington, e dei nuovi arrivi, come quello di Kate Winslet che torna a collaborare con Cameron dopo il successo planetario di Titanic.

Il film accompagnerà il pubblico attraverso un paradiso naturale alieno e complesso, descritto nei minimi dettagli con una narrazione fluida. Dopo un inizio descrittivo, arriva più di un'ora di azione degna dei migliori film di guerra, che terrà il pubblico incollato allo schermo del cinema e ai braccioli delle poltrone. I cattivi, gli invasori, siamo proprio noi, gli esseri umani, che i Na'vi abitanti di Pandora chiamano «The Sky People» gli uomini del cielo.

Avatar 2 è un lungometraggio moderno, girato a 48 frame al secondo, il doppio dello standard hollywoodiano, bello da vedere, veloce e pieno di colpi di scena. Non racconta solo la guerra però. «Volevamo esplorare le dinamiche familiari e la responsabilità che nasce dal metter su famiglia, avere dei bambini», ha detto in conferenza stampa James Cameron, che ha fatto sapere di aver tratto ispirazione dall'osservazione dei suoi protagonisti, Sam Worthington e Zoe Saldana, entrambi giovani genitori. «Quando sono diventata mamma la paura è entrata nel mio regno dice l'attrice che torna a interpretare la bella aliena Neytiri la paura di perdere qualcuno che ami così tanto. Quando ho letto il copione era tutto lì, io ero ancora una volta Neytiri».

I temi della protezione della famiglia, dell'amore per la propria terra e della guerra come forma estrema di difesa, sono destinati a risuonare nel cuore di molti. I più sensibili si troveranno a commuoversi per un'enorme balena aliena ferita o a temere per la salute dei giovani alieni coinvolti negli scontri.

Alcuni magazine statunitensi lo hanno già definito «a masterpiece», un capolavoro. E i capolavori costano, in termini di fatica e impegno. C'è voluto infatti molto tempo per arrivare a questo nuovo capitolo, per diversi motivi.

La pandemia ha sicuramente rallentato il tutto ma una delle ragioni principali è che nel 2009 Cameron ha stretto un accordo con 20th Century Studios, di proprietà Disney, per altri tre titoli della saga sui quali ha iniziato a lavorare quasi contemporaneamente.

«Realizzare questi sequel è stata un'impresa folle, di una difficoltà estrema e se il primo film non avesse ottenuto quei risultati non ci saremmo nemmeno sognati di affrontare questa sfida e di investirci così tanto tempo e così tante risorse. È stata davvero una follia ma ne siamo quasi a capo. Tempo, pazienza, perseveranza, determinazione sono state fondamentali per portare a termine questa missione impossibile», dice il regista.

Per costruire il complesso mondo de La Via dell'Acqua, il filmmaker ha voluto spingere al massimo l'utilizzo dei VFX digitali combinandoli con i più moderni effetti speciali fisicamente ricreati in studio. Per le tante e suggestive riprese subacquee, sono state utilizzate e portate al limite le ultime tecnologie disponibili mentre molti degli attori sono stati sottoposti a lunghi allenamenti professionali di nuoto e apnea.

Sigourney Weaver è riuscita a stare sott'acqua per 6 minuti, Kate Winslet per 7, un vero record fra gli attori. La Winslet interpreta Ronal, del clan dei Metkayina. «È una leader guerriera, una specie di divinità a Pandora dice l'attrice premio Oscar . Ronal sospetta di quella famiglia mista, composta da Jack, Naytiri e dai loro bambini, ma saranno i suoi stessi figli a metterla alla prova. È davvero il senso della famiglia, nella sua verità e integrità, a creare le basi per questa storia».

A fine proiezione la sensazione è quella di avere assistito a un nuovo modo di fare intrattenimento, sempre più coinvolgente e realistico. Dopo che un'iniziale embargo per le reazioni social è stato velocemente revocato da Disney, i commenti dei fan non si sono fatti attendere.

Moltissimi gli spettatori che si sono detti estasiati dal film, immancabili anche alcuni critici che rimproverano a Cameron una trama non del tutto innovativa.

C'è poco da preoccuparsi però, la «award season» è appena iniziata ed è in pieno svolgimento e prima ancora di uscire Avatar La Via dell'Acqua ha già vinto il National Board of Review Award come uno dei 10 migliori film dell'anno, è praticamente certo che la lista dei premi sia solo all'inizio.

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