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Fazio agli italiani: tutti al mare, le nostre acque sono le più controllate della Ue

Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio assicura che le zone di balneazione italiane sono le più controllate d'Europa perché da oltre venti anni nel nostro paese sono stati adottati i criteri più restrittivi della direttiva europea. Possibile controllare on line se una spiaggia è balneabile

Il mare italiano gode di buona salute. Questo il risultato dell'indagine annuale eseguita dalle Agenzie ambientali regionali, sulla base dei dati raccolti nel 2009, e presentata dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio.
«La qualità delle acque italiane è tra le migliori d'Europa e i dati evidenziano come la conformità delle acque ai parametri di microbiologia indicati dalle direttive Ue sia molto alta -assicura il ministro Fazio- Abbiamo i siti più monitorati e controllati in Europa e abbiamo adottato criteri più restrittivi. Sono solo 302 i siti vietati alla balneazione: si tratta soprattutto foci di fiumi». Inoltre da quest'anno, aggiunge Fazio «sarà possibile controllare on-line se una spiaggia è balneabile o meno».
Basterà infatti collegarsi al "Portale Acque", www.portaleacque.it. Il sito si compone di quattro principali sezioni relative alle acque potabili, minerali e termali e di balneazione. Le prime tre sezioni sono in fase di realizzazione. Nella sezione dedicata alle Acque di balneazione è contenuta l'applicazione GIS (Geographic Information System) che consente la visualizzazione tramite le ortofoto di Google Maps delle aree di balneazione italiane con i relativi punti di campionamento.
Il rapporto evidenzia come la salute dei nostri mari sia decisamente migliorata rispetto al 1993. L'Italia è lo Stato europeo con il maggior numero di spiagge. Con 4.921 siti di balneazione sui 13.741 di tutti i paesi europei, il nostro Paese rappresenta il 35,8 per cento di tutte le coste balneabili del continente europeo. Dopo l'Italia ci sono la Francia con 2.005 siti di balneazione, la Spagna con 1.910 e la Grecia con 1.273.
Le zone di balneazione italiane sono le più controllate d'Europa perché da oltre venti anni nel nostro paese sono stati adottati i criteri più restrittivi della direttiva europea che ha finora disciplinato il settore, tanto che il 90,8 per cento dei suoi siti balneari è conforme ai valori guida dei parametri microbiologici contro la media dell'89 del resto d'Europa.
Se invece si prendono in considerazione i parametri obbligatori meno restrittivi dei valori guida, l'Italia ha una copertura del 92,2 per cento contro una media europea del 95,6. Questa differenza, spiegano dal ministero della Salute, dipende dal fatto che l'Italia esercita un numero di controlli per chilometri di costa superiore a quello di tutti gli altri. Viene controllata infatti tutta la costa della penisola e non soltanto i siti adibiti alla balneazione come fa la maggior parte degli altri Stati europei, attraverso una rete di monitoraggio capillare.
I risultati del rapporto sulle acque di balneazione evidenziano che dei 5.175 chilometri di costa sottoposti a controllo, sui 7.375 chilometri di costa italiana, ben 4.969 chilometri di costa sono balneabili, pari ad una percentuale del 96 per cento. I restanti 2.

190 chilometri non sono considerati balneabili in quanto non accessibili al monitoraggio o perché porti o foci di fiumi.

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