Cronaca locale

Fdi, via al risiko in Comune «Stop ai doppi incarichi»

Mascaretti, Forte e Valcepina fanno posto ai non eletti Eccezione per Bestetti. Il posto spettava a Fi, che protesta

Fdi, via al risiko in Comune  «Stop ai doppi incarichi»

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«Stop ai doppi incarichi, i nostri consiglieri comunali che sono diventati regionali o deputati oggi stesso si dimettono». La coordinatrice regionale di Fratelli d`Italia e ministro Daniela Santanchè ieri a Palazzo Marino per la presentazione del «risiko» spiega che è «la regola generale e l'impronta che il presidente Giorgia Meloni ha dato al partito, da applicare in tutta Italia e non solo a Milano. Siamo il partito del merito dove ognuno deve fare bene il proprio lavoro, è un bell'esempio di politica». Lascia quindi per concentrarsi sull'attività parlamentare il «decano» del Consiglio Andrea Mascaretti, per 22 anni a Palazzo Marino - entrò nel 1997 ai tempi del sindaco Gabriele Albertini e fu assessore al Lavoro durante la giunta Moratti - e al suo posto torna Michele Mardegan, già nell'aula con An dal 2006 al 2011.

È stata eletta in consiglio regionale Chiara Valcepina e cede la poltrona a Pietro Celestino, già assessore e consigliere del Municipio 4. Anche Matteo Forte, passato solo a gennaio da Milano Popolare a FdI e subito candidato ed eletto in Regione, si dimette e al suo posto entra Mariangela Padalino, prima non eletta di Milano Popolare che riporterà in Consiglio il simbolo «Noi Moderati» di Maurizio Lupi, sparito dopo l'addio di Forte al gruppo. «É frutto di un accordo politico che avevamo preso» con Lupi precisa Santanchè. La regola dello stop alle doppie poltrone è generale ma ci saranno «poche eccezioni, per motivi validi». E una riguarda proprio a Milano Marco Bestetti, è stato eletto in Consiglio regionale ma non si dimetterà dal Comune. «In questo caso c'era la volontà di conservare il numero dei consiglieri comunali di FdI». Bestetti era stato eletto nelle file di Forza Italia, se si fosse ritirato sarebbe subentrato l'azzurro Marco Cagnolati. Bestetti aggiunge che si vuole dare «soprattutto continuità al lavoro nella Commissione Partecipate che presiedo». La commissaria cittadina Fi Cristina Rossella risponde a Santanchè: «Siamo alleati a Roma, se vogliamo riprendere Milano dobbiamo fare squadra. Non comprendo il ragionamento di fare un'eccezione tenendo Bestetti con un doppio incarico pur di non consentire il ricambio di Fi a Palazzo.

Santanchè ribadisce l'«unità della coalizione, con FdI primo partito in Lombardia anche alle ultime amministrazioni. Stiamo lavorando per i ballottaggi» di domenica e lunedì prossimo, «andremo uniti anche laddove al primo turno in alcuni casi abbiamo sostenuto candidati sindaci diversi». Si vota di nuovo a Cologno Monzese, Arese, Gorgonzola e Nova Milanese. Il ministro non vuole dare consigli agli alleati sui doppi incarichi, «ognuno a casa propria fa come crede».

Tra i banchi del centrodestra, a parte Bestetti, hanno un doppio ruolo (con zero entrate dal Comune) l'eurodeputata leghista Silvia Sardone e l'assessore regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi che non ha deciso ancora se lasciare il posto a Cagnolati. Il coordinatore cittadino e deputato FdI Stefano Maullu ringrazia Mascaretti («22 anni, ci vuole una bella resistenza»). La prima dei non eletti era la deputata FdI Grazia Di Maggio, ma difenderà «le istanze di Milano in Parlamento».

Mascaretti chiede ai colleghi di portare avanti «la richiesta di un parco per le vittime del Covid, di un Museo dell'esodo e delle foibe».

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