da Roma
Il mercato finanziario statunitense, e non soltanto, si aspetta un taglio dei tassi dinteresse Usa nella riunione, domani, del Federal open market committee, organismo decisionale della Banca centrale americana. Insieme con il «piano Bush» - destinato a facilitare la rinegoziazione di mutui casa a rischio default - la riduzione dei tassi potrebbe riportare un po di serenità tra le famiglie americane, a due settimane dalle feste di Natale.
La maggior parte degli investitori prevede un taglio di un quarto di punto, ma non manca chi spera ancora in una mossa più aggressiva da parte di Ben Bernanke e degli altri componenti del Fomc. Paradossalmente, alcuni buoni dati sullandamento delleconomia americana resi noti nei giorni scorsi - come landamento positivo degli occupati, cresciuti di 94mila unità in novembre - sembrano aver reso meno urgente una riduzione di mezzo punto. «Leconomia sta rallentando, ma non si trova sullorlo di un burrone - spiega Jeremy Siegel, professore di Economia allUniversità della Pennsylvania - e questo è importante per gli investitori». Ecco perché il taglio di un quarto di punto appare al mercato la soluzione più probabile. Attualmente il tasso sui fondi federali, che misura in America il costo del denaro overnight, è al 4,50%; mentre il tasso di sconto, che in realtà si utilizza solo per prestiti di emergenza da parte della Fed alle banche, è al 5%. Sarà interessante vedere se, in caso di intervento, il taglio riguarderà solo il tasso di mercato (a cui normalmente si fa riferimento) oppure anche quello di sconto.
Che nel Nord America il vento spiri verso una riduzione dei tassi è confermato anche dal taglio operato lo scorso 4 dicembre dalla Banca del Canada. Invertendo la tendenza al rialzo (lultimo era stato il 4 luglio scorso), listituto centrale guidato da David Dodge ha riportato il proprio tasso benchmark al 4,25%, anche per frenare il continuo rafforzamento del dollaro canadese verso il «cugino» americano.
Il combinato disposto fra il «piano Bush» e la riduzione dei tassi Usa potrebbe consentire a Wall Street di chiudere lannus horribilis 2007 con un rassicurante rimbalzo. Sperando in un taglio netto da mezzo punto dei tassi, Wall Street non ha gradito i discreti risultati sul fronte delleconomia reale (in particolare laumento degli occupati). Ma ha tuttavia concluso la seconda settimana di fila con un risultato positivo.
Quanto alleconomia reale, sempre domani saranno resi noti i dati di novembre sui consumi delle famiglie in novembre, mentre giovedì sarà la volta dellinflazione.
La politica monetaria accomodante negli Usa potrebbe consigliare la Banca centrale europea a restare ancora per qualche tempo alla finestra, senza decisioni affrettate sui tassi.
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