da Milano
«I professori facciano il loro mestiere che noi facciamo il nostro. La realtà della criminalità in Italia supera la fantasia, altro che allarmismo». Il direttore del Tg4 è appena tornato nella redazione di Segrate dopo laudizione mattutina a Montecitorio. «Sinceramente non credo che lintenzione fosse quella di dare direttive governative ai Tg» spiega un conciliante Emilio Fede.
Perché unaudizione allora?
«Ma io credo che siano più i pseudo esperti di informazione chiamati dalla Commissione, che ragionano sulla base di sondaggi, a mettere in discussione il nostro lavoro. Ma noi siamo in trincea, che ne sanno loro della trincea?».
Insomma ce lha più con i professori che con Violante?
«Il problema è che non si può ignorare la sensibilità della gente. Basta andare nelle strade per vederlo. La gente ha paura».
I Tg rispecchiano la realtà?
«La realtà che raccontiamo è quello che è, la realtà è allarme, quella raccontata dai professori è frutto di elucubrazioni, di proiezioni pseudo intellettuali. Ma è stato smontato dalla realtà prospettata da molti direttori».
Tutti daccordo?
«Qualcuno si è perso in una montagna di aggettivi, poi sono intervenuto io dicendo che così mortificavano i miei 50 anni di giornalismo. Comunque, il giornalismo nella sua stragrande maggioranza è rispettoso dei propri doveri. Se anche qualcuno aveva in animo una sorta di controllo politico sullinformazione...
Un Minculpop?
«Ecco, se volevano questo è fallito del tutto».