Ferì la figlia, sentenza rinviata

Oltre quasi quattro ore di camera di consiglio, ma nessuna sentenza per Julien Gerard Monnet, 36 anni originario di Parigi ex tecnico informatico finito sotto processo con l’accusa di tentato omicidio per aver ridotto in coma per alcuni giorni la figlioletta Luna di 4 anni la sera del 19 luglio 2008. Il pm Francesca Passaniti ne aveva chiesto il proscioglimento per incapacità d’intendere e volere al momento del fatto, ma i giudici hanno ritenuto assolutamente indispensabile per decidere riascoltare il consulente tecnico del pm, Dino Mario Tancredi, medico legale della polizia scientifica. Fissata, quindi, una nuova udienza al prossimo 1 febbraio. In quella data, audizione del consulente, e nuova camera di consiglio per vagliare le richieste di pm e del difensore, Michele Gentiloni Silveri, di poscioglimento di Monnet.

Il francese fu bloccato da un vigile urbano dopo che la figlia aveva sbattuto violentemente la testa sulla scalinata del Vittoriano. Ristretto successivamente nell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino, fu poi sottoposto alla sola misura di presentazione in un centro di igiene mentale della capitale.

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