Quattro appuntamenti per raccontare la musica. Per esplorare le immagini, le parole, i rimandi letterari e figurativi che vivono dietro le quinte dei suoni. Un ben di Dio che è difficile cogliere affidandosi al solo istinto. Questo, al massimo, si spinge là dove poi deve partire la conoscenza vera e propria: quella che, congiunta a inclinazioni e talenti in dono, spalanca lintero universo musicale.
Musica che viene narrata nel corso di un apposito ciclo di incontri messo a punto dalla fondazione dei Pomeriggi musicali. La rassegna (Il canto delle Muse), già testata per due anni consecutivi, è questanno intitolata La maschera e lemozione, la musica romantica tra passione e ironia. Si parte domani, alle 18, al Teatro Dal Verme, con lideatore del ciclo, Emanuele Ferrari, che in quattro lezioni-concerto più un incontro-appendice (sempre di giovedì), prende lascoltatore per mano conducendolo nel «Romanticismo fervente» di Robert Schumann e di Frederick Chopin. Seduto al pianoforte, Ferrari suona, spiega, svela. Svela anzitutto luniverso febbricitante del Romanticismo che elesse proprio la musica ad arte suprema. E nessuno meglio di Schumann incarna il Romanticismo in musica, con la sua miscela di musicalità torrenziale, genialità, inquietudine esasperata che alla fine deborderà in vera e propria follia.
Schumann, irregolare a partire dagli studi: precoci e roventi, ma svincolati da una disciplina didattica. Fino allultimo fu incerto fra lattività letteraria e musicale, fino alla folgorazione procurata da un concerto e relativi virtuosismi diabolici di Paganini. Ferrari per i primi due incontri ha scelto una delle prime pagine pianistiche scritte da Schumann, «Papillons op. 2». Una dozzina di miniature musicali dove limmagine poetica trae spunto da un romanzo di Jean Paul dove compaiono personaggi di fantasia come Florestano, ardente e incontenibile, ed Eusebio, introverso e malinconico, più Maestro Raro, emblema di quellequilibrio e compostezza a cui Schumann sempre mirò, fallendo. Diverso il Romanticismo di Chopin, altro compositore votato in modo pressoché esclusivo - al pianoforte. Ferrari, in due puntate, affronta la «Barcarolle op. 60», pagina che con la sua lunga, implacabile e perfetta melodia sonda timbri e tinte che già prefigurano il Novecento.
La maschera e lemozione
Teatro Dal Verme
Da domani
Informazioni: 02-87905
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.