Ferraris, il nuovo Olimpico in miniatura

Zolla dopo zolla il manto erboso sarà tutto nuovo quando la Samp scenderà in campo con l’Ascoli, l'erba di casa nostra sarà un pochino più verde. L’obiettivo è quello di chiudere la pratica già domani, al massimo venerdì, si sta cercando di dare un’accelerata. La ragione? Il tempo non promette nulla di buono, meglio non correre rischi. E poi gli ultimi giorni, sabato compreso, saranno utili per rifinire gli ultimi dettagli. Così il tappeto del Luigi Ferraris (questa volta le zolle arrivano da un’azienda di Ostia che rifornisce anche l’Olimpico) sarà completamente rifatto dopo l’intervento di inizio gennaio. I costi di questa seconda operazione? Circa centomila euro. Il Comune pagherà, pure la Samp parteciperà alle spese, il Genoa ci sta pensando: è ancora tutto da decidere. E le quote versate dalle due società genovesi non saranno scalate dall’affitto per il campo: «Ho parlato con l’amministratore delegato del Genoa Zarbano ed entrambi siamo stati d’accordo sulla necessità di un incontro tra il sindaco e il presidente Preziosi per parlare della questione», ha spiegato l’assessore comunale allo sport Giorgio Guerello. Più avanti si ragionerà anche su un intervento radicale sul manto, ovvero togliere 30-40 centimetri di terreno e rifare tutto. Che significherebbe 6 mesi di stop, per il Luigi Ferraris. Impossibile, e quindi si cercherà una strada alternativa. In ogni caso, prima di fare un passo, sarà necessario trovare un'intesa con le due società. Si guarda, però, al futuro più a lunga scadenza. L’idea è di mettere completamente a norma, in questo modo non servirebbe più la firma del sindaco per concedere l’agibilità, sarebbe una svolta storica. La scadenza fissata, dopo l’ok della commissione di vigilanza, è per il dicembre di quest’anno. Per ottenere il risultato, l’assessorato ai lavori pubblici ha stanziato un milione e centomila euro per effettuare tutta una serie di lavori che serviranno per attrezzare lo stadio. Un discorso, a parte, merita invece la legge Pisanu.
La data del 28 febbraio non fa più paura, è arrivata una proroga di sei mesi, decisa direttamente dal Governo. Ci sarà tempo, quindi, per sistemare le ultime pendenze, anche se Genova se la passava meglio di altri stadi italiani. Intanto, venerdì saranno provati i tornelli nel settore ospiti, intanto sono stati già ordinati quelli per gli altri settori per un costo di cinquecentomila euro. Il Comune reclama un intervento finanziario anche di Samp e Genoa. E’ già stato avviato un discorso, in questo senso, con il club blucerchiato mentre il vertice tra sindaco e Preziosi sarà utile anche per approfondire questo aspetto. Un passo importante nella definizione dei rapporti con Samp e Genoa potrà avvenire quando nascerà la nuova società che si occuperà degli impianti sportivi. Che inizierà a vivere con il totale controllo del Comune che, poi, potrebbe cedere il 30% ad Amiu.

La convenzione per lo stadio con le due squadre genovesi (che non sono perfettamente in regola, in ballo c’è ancora qualche arretrato) scade a fine stagione, dal prossimo anno l’interlocutore rossoblucerchiato sarà questa spa che sta per vedere la luce.

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