Nel 1958 si sposano Paul Newman e Joanne Woodward, oggi ancora insieme. Milano inaugura la torre Velasca e Domenico Modugno incide «Volare». Quello stesso anno a Milano si sposano duemila coppie. Ieri hanno celebrato le nozze doro al PalaSharp. «Se ripercorriamo decennio dopo decennio la storia di queste coppie - spiega lassessore ai Servizi civici, Stefano Pillitteri - ci rendiamo conto meglio di cosa significa stare assieme cinquantanni. Ci accorgiamo cosa vuol dire solidità e forza dei sentimenti».
Le coppie arrivano alla spicciolata. Alcuni elegantissimi. «È il vestito che ho messo al matrimonio di mia figlia» confessa una signora. Lei sorregge lui per le scale o il contrario. Si tengono a braccetto, lei intima il marito a «spicciarsi, che è tardi». Lui sbuffa, come probabilmente fa da cinquantanni, ma poi ubbidisce paziente. Sono anziani e orgogliosi della loro lunga storia. «Siamo stati fortunati, ma anche coraggiosi» dicono due anziani signori. «Sì - aggiunge lei -, per stare assieme così tanto ci vuole intelligenza».
Domanda a tradimento per i mariti. «Ma lei si ricorda ancora comera labito da sposa di sua moglie?». Cè chi giura di ricordare ogni particolare di quella giornata, chi si divincola con un generico «era bianco». E chi sobbalza: «Perbacco se me lo ricordo. Lo abbiamo ancora a casa come un cimelio. Era bello, molto bello, le stava benissimo».
Le coppie «doro» hanno aneddoti, infinite storie da raccontare. Ma prima di tutto sono nonni. È sui nipoti che, gira che ti rigira, ricade ogni loro discorso. Anche oggi, che tornano indietro con la mente a cinquantanni fa.
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