Anna Savini
da Como
Il «sì lo voglio» è passato da un sacco di ore, il pranzo di nozze è ormai agli sgoccioli, e nel mezzo ci sono stati troppi brindisi. Ha bevuto troppo lo sposo e ha bevuto troppo il suo migliore amico. Se ne vanno in bagno, in coppia, ma non per far pipì. Il motivo è un altro e si consuma dietro la porta. Lo sposo ansima e geme così forte che lo sente perfino la sposa. Anche lei è andata in bagno con lamica, ma solo per far pipì. E quando sente il marito lamentarsi si preoccupa. «Meglio che andiamo a vedere, magari sta male». Quando la porta si apre, ci sono due uomini con le braghe calate. Inizio della tragedia. Urla, pianti, insulti e una povera sposa con la vita rovinata. Tradita, il giorno delle nozze, e lasciamo perdere con chi. La storia passa dagli invitati ai camerieri. Al ristorante «La Barcaccia», in Valchiavenna, però ribattono: «Cè stato il finimondo, ma noi non sappiamo perché. Noi gli invitati mica li inseguiamo in bagno». Chi ha spifferato la notizia dice che lei ha 28 anni e lui 31. Lei ha genitori siciliani ed è nata a Varese, lui è di Lecco e convivevano da tre anni a Cucciago, in provincia di Como. La storia, comunque, la sanno solo loro e gli invitati che hanno visto la sposa tornare in lacrime e il marito correrle dietro per chiederle perdono. I parenti della sposa volevano menare il marito che ha dovuto filarsela alla svelta.
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