Nella sua presentazione il Concorso d'Eleganza di Villa d'Este sfoggia l'anno di nascita, il 1929, quello della Grande Crisi, quasi a voler dimostrare che l'eleganza e la bellezza, in questo caso interpretate dall'automobile, sanno superare anche i momenti più bui e possono portare, come è accaduto alla rassegna lariana, alla rinascita della fine degli Anni '90, quando la storica manifestazione riservata alle auto d'epoca incontra Bmw Group. È un sodalizio, non una sponsorizzazione, che anno dopo anno ha aggiunto nuove iniziative a un evento che oggi è al top, insieme a quello estivo di Pebble Beach, in California, nell'esclusivo calendario degli appassionati di auto d'epoca. Elitario per sua natura e per le meraviglie a quattro ruote che sfilano in passerella, gioielli da centinaia di migliaia di euro e più, il «Concours» di Cernobbio è andato via via aprendosi sempre di più al pubblico che da quest'anno è coinvolto già oggi, nel Parco di Villa Erba, dove sarà protagonista di un'importante prima assoluta: la mostra delle moto d'epoca, splendide e gloriose due ruote che da quest'anno saranno un punto fisso dell'evento, una presenza fortemente voluta da Bmw che nel settore delle grandi moto premium vanta una tradizione pari a quella automobilistica.
La presenza di Bmw, che al Palazzo dei Congressi presenta una mostra che racconta l'evoluzione dei modelli del Gruppo, è come sempre discreta, tanto che fra le 54 vetture iscritte (30 sono le moto) al concorso troviamo soltanto un esemplare con l'elica bianca e blu, una Bmw 2000 CS, carrozzata Karmann, Classe 1966. I capolavori che si contenderanno i tanti trofei in palio, primi fra tutti il Bmw Best of Show e la storica Coppa d'Oro Villa d'Este, assegnata sulla base delle votazioni del pubblico, coprono quarant'anni di storia delle fuoriserie, dal 1932, l'anno delle due più anziane in competizione - una Rolls Royce 20/25 Drophead e un'Alfa Romeo 8C 2300 carrozzata Pininfarina - al 1973, rappresentato da una Citroen Maserati Sm Opera griffata Chapron. Anche le categorie in cui sono suddivise le auto iscritte hanno nomi che fanno sognare: come «swinging sixties», dove compaiono icone degli anni '60 quali Lamborghini 400 GT e Aston Martin Db5, oppure «la nascita delle Supercar», periodo del quale è emblematica una Miura del 1970. Non mancano le «piccole auto di grandi prestazioni» tra le quali spiccano una Abarth 205 Monza, firmata Vignale, del 1950 e una Fiat 8V del 1953. Ha una storia particolare la Jaguar E-Type Coupè del 1961, perché è l'esemplare che la Casa inglese espose a Ginevra quell'anno per presentare il nuovo modello che festeggia quest'anno mezzo secolo di vita. Fiera avversaria nella competizione per il titolo è un'altra rara bellezza di quegli anni, l'Alfa Romeo Tz2 del 1965, disegnata da Zagato con linee poderose, leggera, appena 620 kg, grazie al suo telaio tubolare, e capace di raggiungere, con i 165 cv del suo motore, i 265 kmh. Fuori concorso sono gli esemplari della Bmw 328 della quale la Casa di Monaco festeggia il 75° anniversario per non dimenticare una sportiva che ha rappresentato una meravigliosa sintesi di potenza ed eleganza e che è stata protagonista indiscussa delle competizioni degli Anni Trenta. Otto sono le concept car iscritte alla sezione speciale, che è un must di Villa d'Este, istituita per consacrare il legame indissolubile fra le eccellenze del passato e i capolavori a quattro ruote che vedremo in un prossimo futuro sulle nostre strade. Già da oggi il pubblico (biglietto di ingresso a 9 euro, giovani e pensionati 7) potrà ammirare, dalle 10.00 alle 17.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.