Fino a tre anni fa era solo una delle più belle cartoline della Toscana. Da lontano sembra una piccola costruzione di Lego posata dalla mano di un bambino in cima a una dolce collina, sopra una trama di terra argillosa. Un castello che chiude un paese, Monteriggioni, minuscolo come un isolato, circondato da mura intatte. La vita si svolge tra piazza Roma e le due porte di accesso. Una chiesa, un ostello, un bar, quattro ristoranti , un albergo. In cento passi la si attraversa tutta, Monteriggioni che pure Dante omaggiò nel suo inferno.
Per i turisti tedeschi è il sogno di un viaggio, ma raramente la sera qualcuno si ferma a dormire. Capitano coppie di innamorati, più per sorpresa che per programmazione, perché il paese giocattolo sfida qualsiasi altro luogo toscano per romanticismo. I tramonti che colano sulle mura, una volta stellata esaltata da una campagna poco oltraggiata dall'uomo, le albe silenziose sull'orizzonte di crinali, le rondini che spazzano il cielo e una piana che l'estate prende tutti i colori dorati dei girasoli.
Ma il minuscolo scrigno del senese dal 2012 vive giorni di pacifica invasione. E' prenotato per un appuntamento fisso, che sta richiamando ormai sempre più visitatori: il Festival della viandanza, la festa-evento per tutti i camminatori d'Italia. Non a caso la meta è Monteriggioni. Il paese di Lego è una delle leggendarie tappe dell'antica via Francigena, la millenaria strada che conduceva i pellegrini a dal nord dell'Europa a Roma. Qui, nel cuore di quel percorso che da alcuni anni sta affascinando all'estero come la versione italiana del cammino di Santiago (superiore per bellezza paesaggistica, dicono i ben informati) da oggi a domenica per il terzo anno si ritrovano i viandanti, i vagabondi, coloro che per passione sono avvezzi ad abbandonare il loro lavoro per qualche giorno, a volte per un mese intero, per affidarsi a un lungo cammino. Non sono escursionisti, ma talenti pellegrini, anime itineranti chiuse in vite spesso insospettabili di professionisti, commercianti, pensionati.
Il fenomeno del camminare in Italia sta diventando più che una moda, una nuova frontiera della meditazione, della conoscenza di se stessi, del ritorno alla natura come terapia di disintossicazione dai ritmi senza tregua della quotidianità. La via Francigena è ora tracciata con una buona segnaletica dopo l'individuazione, sei anni fa, di un percorso in sicurezza, che eviti il più possibile la via Cassia. Per chi cammina, è diventata sempre più sinonimo di Grande strada. Un percorso dello spirito oltre che del corpo, un viaggio interiore prima ancora che un immersione nel ritmo lento delle proprie gambe, che consente di attraversare l'Italia dalla Val d'Aosta a Roma, e anche oltre, fino a Brindisi, attraverso la via Francigena del sud.
L'edizione di quest'anno del Festival della viandanza, organizzato da ItinerAria con il coinvolgimento sempre più importante degli enti locali, coinciderà con il solstizio d'estate. Si parte oggi, e il tema è "la via del cambiamento", il viaggio, nella fattispecie a piedi, come scoperta di sé e rinascita, purificazione e spinta a un coraggio rinnovato. Passeggiate all'alba, percorsi con gli asini per i bambini, musica, la cena del pellegrino, quando il giardino del paese diventerà un ristorante all'aperto per centinaia di camminatori. Il programma offre un immersione nel mondo dei grandi itinerari a piedi, della riscoperta del proprio corpo come mezzo di trasporto.
Sul palco si alterneranno poeti, musicisti, scrittori, pensatori (tra gli altri Bernard Ollivier, Marco Vichi, David Riondino, Gianmaria Testa, Giuseppe Cederna), e semplicemente persone che il pensiero comune identificherebbe come bizzarre, ma che nel cammino hanno trovato la loro forma di arte, o di amore.
Come la pittrice della via Francigena, Jannina Van Teuten, o Massimo Beccarin e Jessica Labrador Fernandez, pellegrini appena tornati da un viaggio di 2.800 chilometri, che si è concluso con il loro matrimonio sulla spiaggia di Finisterre, di fronte all’Oceano.Tutte le informazioni su www.viandanzafestival.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.