Fiamme nella notte Sondrio senza ospedale

SondrioUn intero padiglione, quello Nord, inagibile; i degenti - una sessantina in tutto - evacuati e «smistati» nelle altre strutture ospedaliere di Morbegno e Tirano; costosissime apparecchiature fuori uso e danni per almeno un milione di euro. È pesante il bilancio dell’incendio che si è sviluppato all’alba di ieri al piano terra dell’ospedale di Sondrio. Ma ancora più pesante è l’emergenza che l’unica struttura ospedaliera del capoluogo - punto di riferimento per tutta la provincia - dovrà affrontare: saltano centinaia di esami e di ricoveri programmati e il sindaco del capoluogo - Alcide Molteni - in qualità anche di presidente della Conferenza dei sindaci lancia un appello ai cittadini («limitate le visite ai pazienti») e ai colleghi medici di base («richiedete prestazioni per i soli casi davvero urgenti») per evitare di intasare corsi e sale operatorie «in questo momento particolarmente problematico a causa delle condizioni di emergenza che l'intera struttura sta affrontando».
Il finimondo si è scatenato verso le 4 e 30. A fare temere il peggio, non sono state le fiamme, ma il fumo denso e acre che si è sprigionato dal deposito dei rifiuti (probabilmente colpa di una sigaretta) e ha invaso l’intero padiglione insinuandosi nelle condutture elettriche dei reparti di Oculistica, Chirurgia, Otorino, Ostetricia, Ortopedia e Medicina. L'allarme è scattato immediatamente e grazie all’intervento tempestivo dei pompieri non ci sono state conseguenze per i degenti, subito evacuati e trasferiti o in altri reparti o in altri ospedali dai 60 volontari della Croce rossa richiamati in servizio, mentre i vigili del fuoco hanno lavorato ore per bonificare i locali e mettere in sicurezza i piani. La procura di Sondrio ha già aperto un fascicolo per incendio colposo e il sostituto Luisa Russo ha effettuato un sopralluogo per rendersi conto della situazione. Scongiurato anche il timore di contaminazioni, visto che le fiamme si sono sprigionate a pochi metri dal reparto di medicina nucleare.


Grande la mobilitazione di medici e personale infermieristico che si sono adoperati oltre i turni assegnati per affrontare l’emergenza ed evitare il più possibile disagi ai pazienti. A loro il plauso del consigliere regionale Gian Maria Bordoni (Pdl) che ha voluto recarsi in ospedale al fianco dei vertici dell’azienda ospedaliera.

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