Un fiasco clamoroso per Fo in edicola E «l’Unità» lo taglia

da Milano

Doveva essere il fiore all’occhiello, si è rivelato una palla al piede. Così anche Dario Fo, attore, scrittore, scenografo, regista, mattatore e premio Nobel, finisce sotto la ghigliottina, sia pur metaforica, dell’Unità. Il giornale di riferimento dei Ds puntava infatti sul suo nome altisonante e sulla sua opera celebrata (almeno a sinistra) per riassestare i propri conti ancora traballanti. L’idea, semplice come l’uovo di Colombo, era quella di allegare al quotidiano dvd che ripercorressero la lunga carriera artistica del divo Dario. Un nome di tale richiamo avrebbe dovuto produrre il pigia pigia in edicola da parte del popolo rosso e produrre chissà quali incrementi di vendita.
Invece niente. Qualcosa è andato storto. Il Nobel ha fatto fiasco. E in una misura che nessuno sarebbe stato in grado di preventivare. A ogni apparizione in edicola, Fo non ha trovato mai più di 5mila lettori del quotidiano disposti a spendere qualche euro in più per ripassare «Mistero Buffo» o «Johan Padan a la descoverta de le Americhe». Così, come rivela Italia Oggi, in uno degli ultimi consigli di amministrazione della Nuova iniziativa editoriale, società editrice dell’Unità, hanno fatto i conti. Fo non sfonda. Fo è sotto di almeno il 30 per cento rispetto alle previsioni di budget. Fo va tagliato.

Motivi economici, certo, che però ben si sposano anche con la nuova linea editoriale suggerita dallo stesso cda: con Prodi e D’Alema al governo, serve un giornale più istituzionale e meno vicino a movimentisti e no global.

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