«Il 2010 per Exor è stato un anno molto buono, in cui abbiamo ottenuto una performance straordinaria, legata a ciò che è avvenuto in Fiat, ovvero la separazione delle attività automobilistiche da quelle non automobilistiche». Così ha dichiarato John Elkann, presidente e ad di Exor, durante l’assemblea dei soci, svoltasi ieri a Torino. Grazie soprattutto allo scorporo di Fiat spa e Fiat industrial, Exor, che le controlla entrambe, ha registrato «un apprezzamento del valore», cresciuto del 46% nel 2010. Otto anni fa, per dare delle cifre indicative, la Fiat capitalizzava tre miliardi; oggi le «due» Fiat ne capitalizzano 18. «Il nostro obiettivo di fondo», ha detto Elkann, è «di incrementare il valore del patrimonio più degli indici mondiali di borsa», «un obiettivo ambizioso», anche perchè «statisticamente nel lungo perido non è facile superare gli indici rilevanti». E ha citato una scommessa fatta da Warrent Buffet con un gruppo gestori: il finanziere ha scommesso che, in dieci anni, l’indice S&P farà meglio rispetto a una selezione di fondi dei gestori.
Quanto alla più importante delle operazioni in corso, l’integrazione di Fiat e di Chrysler, con l’acquisizione del 51% di Chrysler «Exor diventerà azionista di una realtà che sarà il doppio di quella attuale, come produzione e nuovi prodotti». Una realtà che, secondo i piani di sviluppo, avrà 100 miliardi di euro di fatturato nel 2014, 190.000 dipendenti, 55 prodotti nuovi (34 Fiat), mentre la produzione passerà da 2 a 4 milioni di automobili. In ogni caso, ha detto Elkann, «se ci saranno delle opportunità che comprenderanno una nostra diluizione la valuteremo, non è che vogliamo diluirci, ma sicuramente rimaniamo il primo azionista. La cosa importante per Exor - ha aggiunto - è essere strumento di crescita delle società che partecipa, non impedimento».
Ieri frattanto Chrysler ha confermato che intende rimborsare nel secondo trimestre del 2011 i prestiti ricevuti dai governi statunitense e canadese. In un comunicato la casa automobilistica americana ha annunciato che utilizzerà i proventi di un nuovo prestito da parte di investitori istituzionali e dell’emissione di nuove obbligazioni offerte privatamente. Inoltre Chrysler farà uso di fondi provenienti dall’aumento della quota di Fiat, che intende passare dal 30 al 46% del capitale con una spesa di 1,3 miliardi di dollari. Chrysler ripagherà così i 5,8 miliardi ricevuti dal governo di Washington e gli 1,7 dal governo centrale canadese e da quello della provincia dell’Ontario durante l’amministrazione controllata del 2009.
In Borsa Exor ha chiuso ieri a 26,64 euro, più 2,12%, che si confronta con l’indice generale cresciuto dello 0,64%.
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