Fiat conferma le ipotesi su Alfa e Ferrari

La vendita della Magneti Marelli, la quotazione della Ferrari e la cessione dell’Alfa Romeo solo a caro prezzo sono soltanto «alcune delle opzioni strategiche che il gruppo Fiat valuterà dopo la scissione societaria e che i competenti organi societari potranno valutare nella loro piena discrezionalità».
È la precisazione del Lingotto, su richiesta della Consob, in relazione alle notizie pubblicate sulla stampa di questi ultimi giorni a proposito dei tre marchi, e in particolare sullo sbarco a Piazza Affari della casa di Maranello.
Quindi niente di deciso - dice la Fiat all’organismo di controllo - ma solo alcune delle ipotesi che potrebbero essere valutate dopo la scissione di Fiat Industrial dall’Auto, operativa dal primo gennaio del 2011.
Il Lingotto fa quindi riferimento all’incontro con gli analisti da cui sono trapelati i rumors sulle cessioni e su Ferrari in Borsa. «L’incontro di venerdì scorso, programmato da tempo - spiega la Fiat - è stato uno delle usuali riunioni fra il management della società e rappresentanti della comunità finanziaria.
«Nell’occasione sono stati illustrati gli obiettivi strategici di Fiat Industrial e di Fiat dopo la programmata scissione. La presentazione, basata su dati già comunicati al mercato, è stata resa pubblica ai sensi della normativa vigente». «Come è normale, da tale presentazione - aggiunge la Fiat - gli analisti hanno tratto differenti conclusioni che hanno dato origine ai rispettivi report.

In particolare, le considerazioni fatte dall’analista di Morgan Stanley riflettono le sue personali deduzioni circa le possibili future strategie dei due gruppi dopo la scissione, soprattutto per quanto riguarda future ed ipotetiche operazioni straordinarie».

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