Biglietto di viaggio con destinazione Piazza Affari per Fideuram. Il destino della controllata, pur in assenza di decisioni formali, è stato ieri al centro della riunione del consiglio di gestione e di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Unoccasione, per lamministratore delegato Corrado Passera, per fare il punto sul complesso piano di valorizzazione da 10 miliardi degli asset non strategici.
A partire da Fideuram per la quale, accertato il tramonto dellopzione che avrebbe visto la controllata attiva nel risparmio gestito passare sotto il cappello della famiglia Agnelli tramite Exor, il percorso maestro è ora la Borsa: si parla di un valore prossimo a 2,5 miliardi e potrebbe esserci limpegno di un alleato strategico. Ma se per Exor sarebbe stata unoperazione onerosa, al punto da attenuare la «centralità» del Lingotto, la quotazione per Fideuram ha il sapore del «ritorno». Ricorda lautunno del 2006, quando il vecchio Sanpaolo Imi, prima di essere integrato dallallora Banca Intesa, lanciò unofferta su Fideuram per rafforzare il progetto di costruire ununica società di fondi affidata a Mario Greco. Era il sogno di Eurizon, poi accantonato dalla «nuova» Intesa Sanpaolo che ora, complice leredità della crisi internazionale, intende utilizzare Fideuram nellambito del piano di rafforzamento patrimoniale alternativo alla sottoscrizione dei Tremonti-bond. Oggi il core Tier One è al 7,2%, un livello solido ma che è prudente incrementare anche in vista della revisione delle regole di Basilea II. Intesa dovrebbe poi ricavare un miliardo dalla cessione della Banca Depositaria: la trattativa con lamericana State Street dovrebbe terminare a breve, al punto che i consiglieri sono stati preallertati per una convocazione prima di fine anno.
Così come proseguono i lavori per il salvataggio di Delta, listituto di credito al consumo controllato dalla Cassa di San Marino e commissariato da Bankitalia. La partita è complessa ma i commissari di Delta avrebbero ottenuto dalla Vigilanza un mese di tempo in più, spostando il termine a fine gennaio. La partita potrebbe concludersi con lo spezzatino della società sotto la protezione di Bankitalia.
Dopo il consiglio di gestione, è stata la volta del consiglio di sorveglianza Intesa. Il vertice, presieduto da Giovanni Bazoli, era chiamato a dare alcune risposte a Palazzo Koch. La riunione è caduta pochi giorni dopo lattacco di Sergio Chiamparino: secondo il sindaco di Torino, Ca de Sass non ha rispettato i patti iniziali sulla Banca dei Territori.
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