Fiera Milano

In Fiera si testa anche la sicurezza delle macchine

Gli organizzatori di PLAST 2012 prestano grande attenzione al rispetto delle norme di sicurezza dei macchinari con ispettori tecnici che effettueranno controlli sul campo. Il confronto sulla sicurezza fra prodotti europei ed extraeuropei

In Fiera si testa anche la sicurezza delle macchine

Macchinari per la lavorazione delle plastiche sicuri, in Fiera. La triennale internazionale del settore è anche questo. Infatti particolare attenzione viene prestata dagli organizzatori di PLAST 2012 al rispetto delle norme di sicurezza all'interno del quartiere di Fiera Milano. Ispettori tecnici effettueranno controlli delle macchine esposte, per verificare la rispondenza alle direttive e alle norme europee di sicurezza. Sono, infatti, emanate dagli Enti nazionali di normazione (DIN, AFNOR, UNI ecc.) e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale europea ben 16 norme specifiche che si riferiscono ad altrettante tipologie di macchine per materie plastiche e gomma.

Le norme di sicurezza sono essenziali per garantire a chi lavora una gestione senza rischi di macchine e attrezzature ausiliarie. Con questo obiettivo, e per contribuire a limitare l'introduzione sul mercato italiano di macchine marcate "CE" ma non rispondenti alla Direttiva Macchine, l'Associazione italiana di categoria - Assocomaplast - ha in essere un accordo con l'Agenzia delle Dogane, per controllare al suo arrivo in Italia il macchinario proveniente da Paesi extra-europei. Lo sviluppo del mercato globale ha infatti contribuito a far crescere l'importazione in Europa di macchinari che - in base alle ispezioni tecniche fatte da Agenzia delle Dogane e Assocomaplast - sono in larga misura piuttosto lontane dai requisiti di sicurezza obbligatori e possono contribuire ad accrescere i rischi di chi lavora negli stabilimenti di trasformazione di materie plastiche e gomma.

Questo è il motivo per il quale una vetrina espositiva come PLAST 2012 consente di verificare non solo l'evoluzione tecnologica del comparto ma anche di confrontare le differenze progettuali - in termini di sicurezza - delle macchine costruite in Europa o in Paesi terzi.

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