Mancini non lha presa bene, Moratti forse poteva mordersi la lingua. La conferma di Figo porta le prime ferite estive. Non la conferma come giocatore, quanto quellidea di trasformarlo in dirigente dopo un anno. Nulla di male, ha pensato lallenatore. Però era meglio non dirlo: attendere la fine della prossima stagione. Ed ora come faccio ad allenare un futuro dirigente? Si è chiesto. In realtà qualcuno potrebbe fare spallucce al problema. Ma un tecnico conosce umori e livori di spogliatoio. Soprattutto uno come Mancini, che è stato giocatore. Stavolta lallenatore dellInter si è arrabbiato con il presidente o con chi ha avuto lidea di annunciare con un anno di anticipo il futuro di Figo. Problema chiaro e semplice: se il tecnico manderà in campo il portoghese non propriamente al top della forma, qualcuno potrebbe mugugnare. E magari dire o pensare: già, quello farà il dirigente. Lo stesso Figo, che comunque è una persona intelligente, potrebbe seccarsi una volta di troppo davanti alle scelte del tecnico. E ricordarsi di essere un futuro dirigente.
Sottigliezze, ma in uno spogliatoio possono essere decisive. Fra laltro, Figo dovrà centellinare le partite. E Moratti potrebbe dimenticare di inserire in rosa un altro giocatore con le caratteristiche per sostituire Figo o Stankovic. LInter in quel senso vacilla. Lidea Pato, il baby brasiliano che segna gol nei momenti che contano, sta svanendo.
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