Il filobus 90 piace. Ma solo a chi lo prende

L’89 per cento degli intervistati soddisfatto. Ma quanti sono passati all’auto o ad altri mezzi?

Rita Smordoni

Il filobus 90 Express piace ai romani. Parola dell’Atac. La neonata Spa, agenzia per la mobilità del Comune di Roma, ha presentato ieri mattina i risultati di un sondaggio commissionato all’Istituto Piepoli. In base all’indagine, l’89 per cento dei passeggeri si dichiara soddisfatto della filovia. Un’analisi che non convince né il comitato di quartiere Ateneo salesiano né An.
Il monitoraggio Atac è stato svolto fra il 16 e il 23 novembre scorso. Il 68 per cento degli intervistati si è detto abbastanza soddisfatto del filobus, il 21 molto soddisfatto. Di contro il 10 si è dichiarato poco soddisfatto, l’1 per nulla. Fra i motivi di soddisfazione, il 70 per cento delle persone mette al primo posto il rispetto dell’ambiente, il 31 la bassa rumorosità del filobus, il 17 la frequenza delle corse. Fra chi si dichiara insoddisfatto, invece, la lamentela maggiore riguarda la velocità del filobus (50) e gli incidenti tecnici (36). Il 66 per cento delle persone ha dichiarato che per spostarsi usa esclusivamente il 90. Da sottolineare che il sondaggio ha interessato 323 persone che aspettavano alla fermata o i passeggeri stessi del filobus, escludendo quindi chi trova scomodo il 90 Express e ricorre giocoforza ad altri mezzi di trasporto. Il sondaggio, inoltre, non ha posto la domanda cruciale: quante persone hanno lasciato l’auto per salire sul filobus?
A contestare l’attendibilità del monitoraggio è il comitato di quartiere Ateneo Salesiano, al Nuovo Salario: «Molta gente ha abbandonato il 90 Express dopo l’avvento del filobus - afferma Remo Pistone -. Trova più comodo prendere l’80 a piazza Vimercati e arrivare a Termini passando per viale Libia: ci sono meno guasti e si evita anche lo strazio di vedere l’autista scendere a Porta Pia per sganciare le aste dal bifilare».
Secondo i dati di Atac Spa, lungo gli 11,4 km del percorso fra Termini e Fidene, i filobus passano ogni 4 minuti. Di avviso completamente opposto An: «Al 10 novembre 2005 - rimarca il presidente romano Vincenzo Piso - dopo circa 7 mesi, il 90 Express aveva già totalizzato, secondo fonti attendibili, ben 1800 guasti di linea. Ogni volta il filobus dev’essere sostituito da autobus a gasolio, causando ai passeggeri estenuanti attese alle fermate». E il comfort di cui parla l’azienda? «D’estate, nel tratto in cui il mezzo va a batteria, fra Porta Pia e Termini, si deve spegnere l’aria condizionata. E questo è già un grosso fastidio. Poi c’è l’incognita delle batterie: quando, fra pochi mesi, staranno per esaurire il loro ciclo che succederà? Aumenteranno i guasti, ovvio. Inoltre, è attendibile un sondaggio del genere? Con il controllato che si controlla da solo?». Critico sul monitoraggio anche il capogruppo di An nel IV municipio, Cristiano Bonelli: «Strano che le stesse domande l’Istituto Piepoli non le abbia rivolte anche agli autisti, costretti a sobbarcarsi in continuazione guasti e operazioni a mano con le aste.

Quanto alle centinaia di posti auto che lungo il tragitto del filobus verranno cancellate in via Isole Curzolane, ora non se ne parla più. Ma il Comune aspetta le elezioni, dopo taglierà i parcheggi senza ombra di dubbio».

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