Roma

Filologia musicale e grandi interpreti per Santa Cecilia

In programma anche le conversazioni «musicali» proposte da Mario Brunello

Giunto alla terza e ultima edizione, all’Auditorium del Parco della Musica sarà riproposto, dall’11 settembre al 5 ottobre, il «K Festival» che prende il nome da Koechel, il catalogatore delle opere di Mozart. L’iniziativa quest’anno presenterà proposte di grande interesse, che punteranno a coinvolgere non solo il pubblico degli appassionati, ma anche coloro che non sono mai entrati in una sala da concerto e soprattutto i giovani che troveranno spettacoli a prezzi convenienti: 10 euro gli adulti, 6 euro sotto i 30 anni.
Otto concerti, per quattro diversi programmi, saranno affidati all’Orchestra e al Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, guidati da direttori di prestigio, uniti da un filo interpretativo che sceglierà la filologia musicale come chiave di lettura. Nomi celebri come quelli di Ton Koopman, Paul McCreesh, Christopher Hogwood, che salirà per la prima volta sul podio di Santa Cecilia, e nomi di italiani emergenti, come quello di Ottavio Dantone, direttore dell’Accademia Bizantina reduce dal recente successo al Teatro alla Scala.
Non mancheranno i grandi solisti come il violinista Uto Ughi, il pianista Pietro De Maria e il soprano Rachel Harnisch. Il «K Festival» sarà completato da quattro appuntamenti con la rassegna «Mozart genio?... da vicino nessuno è normale», ideata dal violoncellista Mario Brunello, noto per la sua capacità di far dialogare musiche diverse.
Brunello con la sua orchestra d’archi presenterà quattro concerti-conversazioni con l’attore-narratore Marco Paolini sul tema «A 16 anni, genius?» (11 settembre), lo scrittore Erri De Luca: «Padre... figlio» (18 Settembre), il compositore Michele Dall’Ongaro: «Soldi, Potere e... Musica» (25 Settembre), lo storico dell’arte Philippe Daverio: «Morire, dormire, forse sognare» (2 ottobre).
L’idea è quella di liberare Mozart dai luoghi comuni, che vogliono far discendere la sua genialità dagli eventi della sua vita, per riportarlo al mistero dell’arte. L’attore, lo scrittore, il compositore e lo storico dell’arte affronteranno il tema assegnato prima del concerto, poi, tra un brano e l’altro, sarà lo stesso Brunello a parlare, ma solo di musica. Anche la scelta dei programmi mescolerà diversi generi, musica classica e musica leggera.
Inoltre, come nelle precedenti edizioni il «K Festival» sarà arricchito da 2 proiezioni. Quest’anno la scelta è caduta sui due capolavori più amati di Mozart, Il Flauto magico, nella versione a cartoni animati di Lele Luzzati e il Don Giovanni nella registrazione dell’edizione salisburghese con la direzione di Furtwängler alla guida dei Wiener Philarmoniker e con Cesare Siepi nella parte del seduttore. Andata in scena nel 1954 l’opera aveva la regia di Herbert Graf, le scene di Clemens Holzmeister. Tra gli altri interpreti: Elisabeth Gruemmer, Lisa Della Casa, Otto Edelmann, Erna Berger, Anton Dermota, Walter Berry.

L’ingresso alle proiezioni dei film è gratuito fino a esaurimento dei posti.

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