Professor Reale, una bambina brasiliana di nove anni viene stuprata dal patrigno, rimane incinta di due gemelli, viene praticato un aborto e il vescovo scomunica la madre che lha voluto e i medici che lhanno effettuato.
«È orrendo, lo so. Si tratta di un caso chiaramente straordinario, nel senso di fuori dallordine delle cose. Ma rimango contrario allaborto: la vita è sacra, sempre e comunque».
Quindi ha fatto bene il vescovo che ha annunciato la scomunica e il Vaticano che lo ha difeso.
«Ha fatto bene la Chiesa a condannare laborto. Meno bene a condannare chi lha praticato. Mi spiego: bisognava distinguere tra la cosa, ossia laborto, che non si può accettare; e le persone che in questo caso hanno agito in una situazione fuori dallordine delle cose, le quali andavano capite e perdonate, la madre come i medici. Faccio davvero fatica ad accettare la Chiesa che scomunica: Cristo avrebbe perdonato».
Ma la scomunica è automatica quando cè di mezzo laborto. Lo prevede il diritto canonico.
«Il cristianesimo deve essere capace di trascenderlo. Cè la Legge, ma cè soprattutto lAmore. Quando i farisei portano a Gesù la donna adultera, lo fanno per provocarlo: vogliono sapere la sua risposta. Se Gesù dice Sì, lapidiamola, allora si allinea alla Legge Mosaica annullando il suo rivoluzionario messaggio di amore per il prossimo; se dice No, non lapidiamola, allora infrange la Legge. Ma Gesù cosa fa? Dice loro: Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Dopo, poiché nessuno ha scagliato la pietra, dice alla donna: Vai e non peccare più. Cioè dice che quello che ha fatto è un peccato, ribadendo che non deve farlo mai più. Ma la lascia andare... Qui è la stessa cosa».
Sta dicendo che il dogma non si può toccare ma luomo si deve capire.
«Sto dicendo che in questi casi straordinari, al di là dellimmaginabile, è lamore che dovrebbe decidere. E comunque, una volta ribadito il no allaborto, in questo caso rimaneva un margine di mediazione. Si poteva permettere alla ragazza di portare avanti la gravidanza, se non era a rischio di vita, e poi affidare i figli ad altri. Di fronte a un dramma del genere si sarebbero offerte migliaia di famiglie. In molti penseranno che far nascere i due gemelli avrebbe devastato questa ragazzina; ma per me la distruggono anche non facendoli nascere. È un aborto imposto dalla famiglia e dai medici, non voluto da lei. Immagino i turbamenti nel suo animo... In nome di una presunta pace, guardi che guerra abbiamo scatenato».
Quindi la vita è sacra sempre e comunque.
«Il primo ad affermarlo è Platone. Lo scrive nel Fedone, anche se poi per motivi politici lo sconfesserà nella Repubblica. Dice che nessuno può togliere la vita ad alcuno, neppure a se stesso, perché non te la sei data tu, ma te lha data un altro. Non è tua, è un altro il proprietario. E lo diceva Platone, che era un greco. Come potrebbe non dirlo un cristiano?».
Però, professore, lei nel caso Englaro non era per la sacralità della vita...
«Non ero per imporre la vita a ogni costo, violando le leggi di natura. Sono assolutamente contrario a imporre il prolungamento della vita con un sondino o con dei macchinari cioè con cure costrittive e innaturali, perché è la natura che ci dice quando la vita è arrivata alla fine, non la Scienza. La vita è sacra e da difendere a tutti i costi quando è naturale, non quando è artificiale. Per questo motivo io sto dalla parte della Chiesa quando è contro laborto ma la critico quando vuole salvare Eluana.
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