Tutti con in testa il Tour de France. Sia quelli che stanno correndo il Giro del Delfinato, sia quelli che da ieri sera si sono schierati al via del Giro della Svizzera, scattato con un cronoprologo nel Liechtenstein. Cancellara, Kloeden, Kreuziger, i fratelli Andy e Frank Schleck, Karpetz e poi i nostri Cunego, Pozzato, Bennati, ma soprattutto lui, Alessandro Ballan, il campione del mondo, che in maglia iridata non ha ancora vinto una corsa, anche perché la maledizione della maglia iridata non lha risparmiato.
Lultima volta che i tifosi del ciclismo hanno visto la maglia di campione del mondo era alla Tirreno-Adriatico. Poi uno stop di tre mesi dovuto al citomegalovirus. Ballan è tornato alle competizioni la settimana scorsa, al Memorial Pantani, ora, finalmente una rifinitura di livello prima di gettarsi in clima Tour. «Finalmente si riparte, non vedevo lora», dice il veneto di Castelfranco. «Sembrava una sciocchezza, invece ho gettato via tutta la prima parte della stagione, quella forse a me più congeniale, con le classiche del Nord, Fiandre e Roubaix su tutto. Però quando succedono certe cose cè ben poco da dire: bisogna armarsi di pazienza e aspettare che tutto passi».
Ora è tutto passato.
«Mi hanno assicurato di essere guarito totalmente, io mi sento benone».
Come si è preparato per questo ritorno?
«Ho lavorato molto sul fondo e in salita. Ho passato nove giorni in ritiro a Livigno proprio per questo. So solo che dovrò faticare non poco, perché mi mancherà il ritmo delle gare, ma la brillantezza la conquisterò cammin facendo».
Ha fatto un pensierino al campionato italiano di Imola?
«Sì, certo che lho fatto. Sul percorso di Imola, voglio essere protagonista e giocarmi le mie carte».
Ha seguito il Giro d¹Italia?
«Sì, non mi sono perso una tappa. Ha vinto il più forte, anche se Di Luca è stato davvero bravo».
Chi lha sorpresa?
«Armstrong, per quello che ha avuto, è andato molto forte».
Cosa chiede al suo Tour de France?
«Prima vorrei chiedere buone sensazioni al Giro di Svizzera, alla Grande Boucle chiedo almeno una bella tappa.
I suoi favoriti per la Francia?
«Evans, Contador, Sastre, Andy Schleck, ma occhio a quella volpe di Armstrong: io se fossi in loro non mi fiderei».
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