Finalmente sposi. Tra Sarkozy e la bella Carla Bruni un intimo "Sì" all’Eliseo

Cerimonia discreta con appena una ventina di invitati ieri mattina. Lei era vestita di bianco, lui non ha smesso un attimo di lavorare. Carla Bruni, 40 anni, top model e cantante è la first lady di Francia. E Cecilia fugge in Marocco con il suo amante. Dopo due mesi di tira e molla, grazie a Dieu è finito lo strazio. Guarda le immagini: La storia d'amore Il viaggio sul Nilo

Finalmente sposi. Tra Sarkozy 
e la bella Carla  Bruni 
un intimo "Sì" all’Eliseo

da Parigi

Carla Bruni, 40 anni, è da ieri la first lady di Francia. Il suo rapporto coniugale col presidente Nicolas Sarkozy, 53 anni compiuti il 28 gennaio, sembra avere tutto per rivelarsi solido e duraturo. Dopo la Rivoluzione francese è la terza volta che un capo dello Stato si sposa nell’esercizio del proprio potere. I primi due si chiamavano Napoleone e il terzo si chiama Nicolas.
La cerimonia nuziale avrebbe difficilmente potuto essere più sobria. Alle 10 la ventina di invitati (testimoni e parenti) sono arrivati alla spicciolata all’Eliseo, mentre Sarkozy presiedeva una riunione di crisi per la situazione in Ciad, dove le truppe francesi rischiano di essere attaccate dai ribelli, che stanno prendendo il potere. Alle 11 gli sposi si sono presentati, in una sala al primo piano dell’Eliseo, davanti al sindaco dell’VIII arrondissement della capitale francese, quello in cui si trova il palazzo presidenziale, François Lebel. Quest’ultimo ha pronunciato le parole di circostanza e ha fatto i suoi auguri personali agli sposi.
Al momento dello scambio delle fedi, il drappello dei presenti è esploso in un applauso. Carla Bruni sembrava commossa e radiosa. Era vestita di bianco e aveva accanto a sé il figlio. Nicolas Sarkozy in blu gessato e si è anche lui lasciato andare a qualche sorriso e a qualche manifestazione di gioia. Testimoni della sposa erano le amiche l’attrice Marine Delterme e l’indossatrice Farida Khelfa. Testimoni dello sposo Mathilde Agostinelli, moglie di un uomo di affari italiano e direttrice della comunicazione del gruppo Prada in Francia, e l’ex uomo politico Nicolas Bazire, oggi dirigente del gruppo Vuitton. In passato, tra il 1993 e il 1995, Bazire fu il braccio destro dell’allora primo ministro gollista Edouard Balladur, padrino politico e protettore di Sarkozy.
Intorno alle 11.30 sono arrivati all’Eliseo due furgoni, uno carico di fiori, e l’altro di una società di catering. I fiori erano tutti bianchi e sono stati disposti nel salone del pianterreno, in cui è stata preparata la tavola nuziale. Tra champagne, vini bianchi della Loira e rossi Bordeaux e Bourgogne, si è svolta una colazione di due ore, preceduta da una lunga pausa consacrata all’aperitivo e a qualche conversazione tra gli invitati. Sarkozy ha colto l’occasione di questa pausa per fare alcune telefonate relative alla situazione in Ciad, dove le cose non hanno smesso di deteriorarsi per tutta la giornata. Dopo la colazione, il presidente della Repubblica ha nuovamente chiamato il ministro della Difesa Hervé Morin e quello degli Esteri Bernard Kouchner per parlare della drammatica vicenda del Ciad, che vede il regime filofrancese ormai alle corde di fronte ai ripetuti successi di una ribellione probabilmente aiutata dal confinante Sudan.
Intorno alle 19 è uscito dall’Eliseo un corteo di auto scure scortate dalle forze dell’ordine che hanno preso la direzione di Versailles, dove si trova il castello della Lanterne, che si trova accanto al giardino della reggia dei re di Francia. Un tempo residenza di campagna dei primi ministri, la Lanterne è stata ormai «requisita» da Sarkozy, che ne ha fatto una sorta di dependance dell’Eliseo, in cui ormai da due mesi si reca volentieri con Carla Bruni, innamorata di questo luogo. Intorno alle 21 è cominciata la festa con gli amici che si è protratta fino a notte fonda, mentre nelle stesse ore l’ex moglie di Sarko, Cecilia, veniva pizzicata in Marocco con la sua vecchia fiamma, il pubblicitario Richard Attias.

Nel frattempo le fonti dell’Eliseo hanno chiarito che il matrimonio ha potuto essere celebrato al palazzo presidenziale, senza che siano state effettuate le pubblicazioni di legge, perché - in base a considerazioni di sicurezza - la Procura della Repubblica di Parigi ha consentito una deroga ai coniugi Sarkozy. Insomma, tutto è bene...

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