La Finanza in libreria Multe per chi specula sui testi scolastici

Da oggi controlli in otto città, poi toccherà alle scuole. Per gli editori che gonfiano i prezzi sanzioni fino al 10 per cento del fatturato

Ormai sui rincari non si scherza più. La gente è esasperata dal caro pasta, caro mutuo, caro scuola. E per il caro libri ormai è guerra aperta. Nell’era del multimediale le case editrici sono obbligate a rinnovarsi e ad abbattere i prezzi. Altrimenti rischiano sanzioni che arrivano fino al dieci per cento del fatturato. Soldoni dunque, che, secondo quanto prevede la legge, gli editori potrebbero sborsare alla fine del procedimento di ottemperanza.
L’Antitrust, infatti, segue il settore dell’editoria con molta attenzione. E dopo l’istruttoria avviata l’anno scorso, dopo gli impegni sottoscritti ad aprile scorso dagli editori per abbattere i costi dei testi scolastici, è tempo di verifiche, nelle librerie ma anche nelle scuole, prima dell’inizio delle lezioni.
Si comincia dai negozi. Oggi partono i controlli incrociati in otto città italiane: Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Palermo, Bari. La Guardia di finanza si presenterà nelle cinque principali librerie dei capoluoghi di provincia per esaminare la mercanzia in vendita. Innanzitutto i prezzi dei libri di testo classici, per verificare se sono aumentati e di quanto. E poi le proposte alternative che dovrebbero favorire l’ampliamento dell’offerta e la conseguente riduzione del prezzo. In pratica, sono in vendita dischetti contenenti libri di testo da stampare comodamente a casa al momento del bisogno? Oppure esistono libri di testo proposti on line?
Secondo l’Antitrust queste soluzioni, in base agli accordi presi con gli editori, dovrebbero essere già presenti sul mercato. Per le scuole medie, per esempio, i manuali di italiano, storia, geografia, inglese, matematica, scienze si dovrebbero poter acquistare anche in chiave informatica. Così come i testi di latino, italiano, greco, matematica, fisica, economia aziendale, diritto, tecnica delle costruzioni, nelle scuole superiori. Le Fiamme gialle, insomma, non devono stanare evasori, ma solo dischetti allegati ai libri di testo in cui, per esempio, siano compattati tutti gli esercizi di matematica.
Tecnicamente, i militari sono stati invitati dall’Antitrust a compiere un monitoraggio per verificare come si evolve il mercato dell’editoria scolastica. Dopo la raccolta dati, l’analisi e il verdetto finale. Che può sfociare, appunto, in sanzioni a tre zeri.
Ma gli editori non ci stanno a farsi mettere alla gogna. Sostengono che le innovazioni informatiche facciano parte di impegni presi per l’anno scolastico 2009-2010. Quanto agli aumenti dei testi in libreria, non sono più alti di quelli dell’inflazione. Polemiche a parte, qualche casa editrice si è impegnata con l’Antitrust a introdurre novità informatiche già da quest’anno. Vediamo nel dettaglio.
Mondadori: trasferisce in digitale parte dei contenuti delle versioni cartacee per alcune materie. Inoltre fornisce un cd rom con una parte dei testi per le spiegazioni in classe.
Rcs Libri: ha creato una linea di prodotti multimediali, per la realizzazione di una bacheca di contenuti di classe.
Capitello: integrazione di libri di testo per le medie con sussidi multimediali gratuiti e riduzioni dei prezzi di alcuni testi (religione, grammatica, geografia, antologia).
Sei: integrazione didattica dal sito Internet della casa editrice scaricabile gratuitamente.


Zanichelli: versione multimediale di un corso di scienze e inglese per le scuole medie.
Dea: offerta gratuita di learning object, cioè l’apprendimento tramite computer di alcuni argomenti.
Paravia: progetto pilota per gli insegnanti a cui vengono offerti gratuitamente strumenti interattivi gratuiti.

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