RomaCon un blitz della maggioranza negli ultimi dieci minuti di seduta, ieri mattina, la commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera alla Finanziaria. Da domani il testo sarà allesame dellaula. Il voto di fiducia «dipenderà dagli emendamenti - spiega il viceministro dellEconomia, Giuseppe Vegas -: se lopposizione ne presenterà molti, la fiducia è probabile; altrimenti non è detto». Governo e relatore, aggiunge Vegas, manterranno il testo approvato ieri. «É un testo che recepisce le indicazioni politiche votate dal Senato - commenta il ministro dellEconomia Giulio Tremonti - e ringrazio i tanti che hanno lavorato così intensamente in questi giorni».
I componenti della commissione di Pdl e Lega hanno bocciato in pochi minuti circa 150 emendamenti dellopposizione, mentre i parlamentari di minoranza abbandonavano i lavori denunciando la blindatura del testo. Rammaricato della decisione, il presidente della commissione, Giancarlo Giorgetti (Lega) conferma però che «il regolamento è stato rispettato». Poco dopo il via libera, lagenzia di rating Standar & Poors ha confermato le valutazioni di lungo e breve termine per lItalia (A+ e A-1+), aggiungendo che le prospettive per il Paese sono «stabili».
Alcune misure che non sono entrate in Finanziaria saranno inserite in un decreto legge, in gennaio. «Continueremo con gli incentivi per i settori dellauto, degli elettrodomestici, ma forse anche altri», annuncia Claudio Scajola. Il ministro dello Sviluppo parlava a Bruxelles, dove la Ue ha adottato misure energetiche che «faranno risparmiare 300 euro lanno a ogni famiglia europea».
Al termine del percorso in commissione, la Finanziaria si è un po appesantita: in termini di competenza, limpatto sullindebitamento netto è di 8,884 miliardi per 2010; di 4,516 miliardi per il 2011 e di 3,548 miliardi per il 2012. Dei quasi 8,9 miliardi della manovra per lanno prossimo, 3,7 miliardi verranno dallo scudo fiscale, mentre il resto deriverà da modifiche di bilancio. In termini di cassa, validi ai fini del deficit secondo lUe, limpatto è però inferiore: 7,7 miliardi in tre anni.
Il maxi-emendamento approvato ieri contiene numerose novità rispetto al testo iniziale. Misure per il welfare per poco meno di un miliardo di euro, dalla proroga della cassa integrazione in deroga agli aiuti per i precari che perdono il lavoro, dai controlli sui falsi invalidi agli sgravi sul reimpiego degli «over 50». Il patto per la salute concede alle Regioni finanziamenti aggiuntivi di oltre un miliardo nel biennio 2010-2011; ma per le Regioni in rosso si prevede laumento dellimposizione fiscale locale, addizionale Irpef e Irpeg. I tagli agli enti locali ammontano a circa 230 milioni nel biennio: per compensarli, Comuni e Province dovranno ridurre consiglieri e assessori.
Ai Comuni arrivano, però, più rimborsi per il mancato gettito dellIci prima casa, abolita dal governo, con gli arretrati del 2008-2009. E sempre a proposito di tasse, la Finanziaria ingloba il decreto taglia-Irpef e concede per la prima volta, a titolo sperimentale e solo per la città de LAquila, la cedolare secca del 20% sui redditi degli affitti. Sempre nellAbruzzo colpito dal terremoto, il versamento dei tributi è sospeso fino al giugno 2010. Arriva inoltre il credito dimposta di 854 milioni per le imprese che fanno ricerca. Dallo scudo fiscale giungeranno risorse per finanziare molti capitoli di spesa: dal 5 per mille a scuola e università, dallautotrasporto allagricoltura.
Non poteva mancare la Banca del Sud, cara al ministro dellEconomia: il testo della Finanziaria ora contiene le disposizioni per costituire il nuovo istituto di credito. Né mancano - anche se dovrebbe essere lultima volta - le micromisure: ad esempio, ci sono ancora fondi per il terremoto del 68 in Belice, e finanziamenti per il Museo tattile di Ancona.
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