Finanziaria, le sigarette salvano i teatri

Un piccolo aumento delle accise sui tabacchi per salva l'ente teatrale italiano: 165mila per salvare il teatro La Pergola di Firenze, il Valle di Roma e il Duse di Bologna. Accettata la proposta della senatrice Ombretta Colli (Pdl)

Finanziaria, le sigarette salvano i teatri

Roma - Un rincaro al prezzo delle sigarette per salvare il teatro. La proposta parte dalla senatrice del Pdl Ombretta Colli che ha presentato un emendamento alla finanziaria perché l'Eti (ente teatrale italiano) non venga soppresso e la copertura finanziaria venga reperita con un incremento delle accise sui tabacchi. "L'Eti è una delle poche istituzioni legate alla cultura che chiude con un bilancio in attivo - spiega Ombretta Colli - e non puo'essere penalizzato in un calderone dove vengono catalogati enti che non sono cosi'virtuosi. L'Eti e' il piu'grande ente per il teatro,che raccoglie istituzioni storiche e prestigiose che abbiamo il compito di sostenere".

Il teatro L'ente teatrale italianoè un ente pubblico non economico compreso fra quelli soppressi dal decreto-legge n. 78 del 2010, recante la manovra finanziaria. Il suo bilancio si avvale di fonti diversificate: il Fus, integrato da contributi provenienti da Arcus e dal Lotto, finanziamenti regionali e locali, sponsor privati, partners stranieri, incassi dei teatri direttamente gestiti. L'Eti è infatti direttamente proprietario di due teatri storici: il Valle di Roma e La Pergola di Firenze, cui si aggiunge il Duse di Bologna. Solo una minima parte dei dipendenti ha un contratto pubblico. La maggioranza (145 persone) ha invece un rapporto di lavoro privatistico. La soppressione dell'Eti determina gravi conseguenze: interrompe la continuità dell'offerta culturale e artistica delle città in cui è presente con i suoi teatri e ne impoverisce il tessuto sociale ed economico.

I fondi D'altra parte, la soppressione determina un risparmio di appena 165mila euro all'anno. Inoltre, il trasferimento del personale presso il ministero crea questioni di inquadramento certamente non facili per le evidenti differenze dei contratti. Per questi motivi la commissione istruzione del Senato ha posto, all'unanimità, quale condizione al parere favorevole reso alla commissione bilancio di riconsiderare la decisione di sopprimere l'Eti, tenuto conto dell'unicità della funzione svolta e del sostanziale equilibrio di bilancio finora registrato.

La maggioranza ha altresì presentato un emendamento in assemblea che cancella l'Eti dall'elenco degli enti soppressi, a tal fine individuando idonea copertura finanziaria con un incremento delle accise sui tabacchi.

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