Fincantieri, il Comune «bluffa» sull’accordo

(...) chiedano di essere immediatamente convocati dal Ministero dello Sviluppo economico per firmare l’accordo di programma sul ribaltamento a mare», ha ordinato Vincenziri.
Molto più cauto - e sulle posizioni del presidente della Regione Claudio Burlando - il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, che è intervenuto annunciando che «negli ultimi colloqui che ho avuto con l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono la posizione espressa è: il via libera dell’azienda all’accordo di programma per Sestri Ponente e le modalità d’utilizzo del riempimento a mare rinviato a ciò che dirà il piano industriale». Una posizione, commenta Merlo, «condivisibile». E aggiunge: «ora istituzioni, azienda e sindacati devono chiedere di essere convocati dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’arco di pochissimi giorni per firmare il sì all’accordo di programma, intanto l’Autorità portuale di Genova ha già fatto partire la lettera indirizzata al Ministero dello Sviluppo Economico per bloccare il finanziamento. Lavoriamo affinché l’obiettivo del traguardo, ormai vicino, sia raggiunto».
Fin qui la cronaca di ieri. Alla quale va agganciato il lucido commento del senatore Luigi Grillo, presidente della Commissione Infrastrutture del Senato, profondo conoscitore del mondo della cantieristica a livello mondiale. Che mette in guardia dalle dichiarazioni demagogiche degli amministratori pubblici che cavalcano la paura degli operai di perdere il posto di lavoro e fanno annunci che non competono loro. Il riferimento a Marta Vincenzi, che vorrebbe mantenere a Sestri soltanto le costruzioni, è esplicito. «Occorre che la politica recuperi una sua capacità di governo nei processi complessi e difficili e c’è bisogno di un sindacato responsabile che si faccia anche carico di scelte impopolari» ha detto ieri il senatore Grillo, al convegno organizzato dall’Università di Genova sui temi della cantieristica. E dunque, se negli anni Ottanta Fincantieri aveva già gli otto stabilimenti che ha oggi, e l’Europa era al 35 per cento della produzione mondiale, adesso l’Europa è scesa al 5 per cento, scavalcata da realtà potentissime come la Cina e la Corea. «Paesi in grado di consolidare la propria leadership - spiega Grillo - specie nel naviglio tradizionale, e dunque si capiscono i termini drammatici della condizione che deve affrontare questo settore nel nostro Paese». Quindi bene la decisione del governo Berlusconi di mettere a disposizione i 70 milioni di euro per il ribaltamento a mare dello stabilimento di Sestri Ponente.

«Ma il sindaco calcoli che il piano industriale terrà conto della crisi» è l’invito di Grillo che è convinto che «con queste premesse è ovvio che non spetta alla politica di sostituirsi al manager nella gestione dei processi di riorganizzazione del settore cantieristico, come sembra voler maldestramente fare il sindaco di Genova, ma favorire con forza il recupero di efficienza del sistema, la riorganizzazione del settore, e la ricerca di alternative, investendo in prodotti nuovi che garantiscano la tenuta dell’occupazione».

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