Cronache

Fincantieri consegna «Pacifica» Costa prepara il varo da record

Fincantieri consegna «Pacifica» Costa prepara il varo da record

Quando si dice il nome: «Pacifica» (maiuscolo) si chiama l’ultima nata, l’ammiraglia, della flotta Costa Crociere. E pacifica (minuscolo), oltre che festosa, è stata ieri la cerimonia di consegna della nave da parte del costruttore Fincantieri al cliente Costa. Discorsi ufficiali, sorrisi, brindisi, sullo sfondo di un gioiello del mare, già battezzato «la nave della musica», da 114mila tonnellate, oltre 1500 cabine di cui 521 con balcone privato, 58 suite, centro benessere, simulatore da Gran premio di Formula 1,... Tutto è filato liscio, dunque, alla presenza di autorità, invitati e anche di numerosi lavoratori del cantiere che si sono uniti al clima benaugurante in nome dell’auspicio di ripresa produttiva. Nulla di strano, si sarebbe detto in altri tempi, quando piovevano le commesse nelle sedi delle società cantieristiche sull’onda lunga del boom delle crociere. Ieri pomeriggio, invece, la cerimonia pacifica per la Pacifica è stata salutata quasi come una piacevole sorpresa, e comunque con un sospirone di sollievo: fino a pochi giorni fa, la festa ha corso il rischio di saltare, per via dei rumors nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente che parlavano di boicottaggio del «sindacato rosso», la Fiom, quello dei metalmeccanici della Cgil, con tanto di minaccia di proteste, picchetti e clamorose invasioni di campo per impedire il regolare svolgimento della manifestazione. Tutto questo, al termine di una trattativa sul contratto integrativo di Fincantieri che ha visto gli altri sindacati più rappresentativi del settore, Filt Cisl e Uilm Uil, prendere nettamente le distanze dai cugini della Fiom e firmare l’accordo mostrando nei fatti di tarare le rivendicazioni allo stato dello scenario economico mondiale e di privilegiare l’interesse primario dei lavoratori. Che, fino a prova contraria, è la difesa del posto di lavoro.
Da qui, la contrapposizione frontale fra le sigle sindacali che è sfociata in accuse e contraccuse ed è culminata nel tentativo di mostrare i muscoli da parte della Fiom. Fino alla clamorosa protesta che aveva indotto, giorni fa, Fincantieri ad annullare la cerimonia di consegna della Costa Luminosa, gemella di Pacifica, «la nave della luce», a Marghera. Poteva succedere lo stesso a Genova, ma la Fiom ha fatto marcia indietro. Cioè, no, metterla così sarebbe «sindacalmente scorretto». E allora, contagiati anche noi dal buonismo, diciamo che la Fiom ha dato prova di responsabilità, ha dato un segnale di apertura, e simili. Così la Pacifica è stata pacificamente consegnata: «La nostra compagnia - ha dichiarato Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato del Gruppo Costa Crociere - ha un piano di espansione che è il più grande al mondo, con 5 nuove navi in arrivo entro il 2012, tutte costruite in Italia da Fincantieri, per un investimento complessivo di 2,4 miliardi di euro. In Italia nello scorso anno abbiamo generato un indotto di 1,1 miliardi di euro, derivante, oltre che dalle costruzione di nuove navi, da spese generali, trasporti, ricadute su porti e aeroporti. Un beneficio che - ha spiegato ancora Foschi - si distribuisce da Nord a Sud in tutte le principali regioni della penisola, portando ricchezza e occupazione, e che pone Costa Crociere come attore economico di primo piano». Gli ha fatto eco Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri: «Con questa nave si è ulteriormente consolidata la collaborazione con Costa Crociere, una partnership grazie alla quale da anni contribuiamo a diffondere un’immagine positiva del Made in Italy nel mondo». Intanto fervono i preparativi per la cerimonia di venerdì prossimo, il battesimo in contemporanea di Pacifica e Luminosa a Genova: madrine della cerimonia da Guinness dei primati saranno Valentina Vezzali, pluricampionessa olimpica di scherma e Noa, interprete israeliana raffinata e suggestiva. Durante la cerimonia, è confermata la straordinaria esibizione della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori e un omaggio dei paracadutisti dell’Esercito italiano.

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