«Finché abbiamo una difesa così...»

Genova. Due punti persi dall’Inter alla prima di campionato. È accaduto spesso, nell’ultimo quarto di secolo, ai campioni in carica, di partire con il piede sbagliato. «Me l’aspettavo così difficile questo avvio - commenta José Mourinho -. Come difensore centrale Cambiasso era l’ultima opzione, Stankovic non è perfetto, nel ruolo. Senza Chivu, Samuel, Rivas e Cordoba, che era in panchina, non si poteva fare meglio. Un punto a testa è la conseguenza logica, nel secondo tempo abbiamo perso il controllo della gara e della palla. In transizione veloce avremmo potuto raddoppiare, anche loro però hanno costruito occasioni per vincere. È una maratona, non è un dramma un pareggio su un campo difficile: superfelice lo sarei solo vincendo e giocando bene. Il lavoro di squadra inizialmente è stato buono, la linea difensiva pressava all’altezza del centrocampo. Brava la Samp nella ripresa, quando le distanze si sono allargate». Il tecnico portoghese si sta abituando all’idea che Quaresma resti in Portogallo come sembra far intravedere Moratti («Non so se arriverà»). «Se lunedì non dovesse essere qui, pazienza, la vita continua. Da tempo avevo detto al presidente quanto fosse importante un’ala più veloce, forte in transizione, capace di giocare in profondità. Quaresma è del Porto, la società ha fatto l’impossibile per prenderlo».

Amantino Mancini è uscito per un indurimento muscolare, dopo avere sfornato l’assist per il vantaggio di Ibrahimovic. «Una giocata che proviamo tutti i giorni in allenamento - racconta il brasiliano -. Peccato esserci fatti rimontare. Sono convinto che faremo tante cose belle, perché stiamo lavorando bene».

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