Fineco spinge sulla Mifid 2 con la consulenza «trasparente»

Previsto un pagamento a parcella. Si rafforza la rete

Angelo D'Angelo

Anche quest'anno Fineco è stata tra i protagonisti del Salone del risparmio, che si conferma una delle più importanti occasioni di confronto e di dibattito sia per gli addetti ai lavori che per i risparmiatori. Temi che sono sempre più sentiti dalle famiglie italiane: il nostro Paese può contare infatti su uno degli stock di risparmio più importanti al mondo, pari a oltre 4mila miliardi di euro. Una cifra impressionante, che conferma le famiglie italiane tra le più ricche al mondo, ma che evidenzia anche la necessità di una gestione professionale.

Gli anni della crisi, insieme ai rendimenti vicini allo zero degli strumenti (titoli di Stato o conti deposito) tradizionalmente usati dagli italiani per i propri investimenti, hanno infatti fatto emergere ancora di più la consapevolezza che la gestione del proprio patrimonio non può essere lasciata al caso, ma deve essere pianificata con attenzione. In questo contesto, l'entrata in vigore di Mifid2 rappresenta una svolta importante soprattutto perché spinge l'industria verso una maggiore trasparenza. Se da un lato il cliente è più tutelato, ha una visione chiara di costi e remunerazioni ed è quindi più portato a costruire un rapporto di fiducia di lungo termine, il consulente finanziario può in questo consolidare il rapporto con il cliente e a guidarlo in una pianificazione a tutto tondo.

Un approccio basato sulla trasparenza che Fineco abbraccia da sempre, fin dal lancio del servizio di consulenza a parcella. Un servizio che ha anticipato di 10 anni Mifid2, ed è stato pensato proprio con l'obiettivo di aumentare la trasparenza ed eliminare alla radice possibili conflitti di interesse, grazie a una politica di remunerazione in grado di cancellare il legame tra la retribuzione del consulente e gli strumenti eventualmente inseriti nell'asset allocation.

Per cogliere al meglio le opportunità offerte dalla Mifid2 Fineco punta con forza sulla crescita della propria rete di consulenti. Al riguardo, la strategia della banca si concentra sulla crescita organica, mettendo i propri professionisti nella condizione di essere costantemente al passo con l'evoluzione del settore grazie a formazione mirata e continua.

Un'attività che si accompagna a un forte investimento sugli strumenti tecnologici messi a disposizione dei consulenti, con l'obiettivo di minimizzare le incombenze burocratiche e permettere loro di dedicare più tempo al cliente.

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