da Roma
Esauriti i giorni della furia e della contrapposizione frontale, Alleanza nazionale torna a fare politica. Gianfranco Fini riunisce i fedelissimi dellufficio politico e, messa da parte lemotività del momento, per due ore analizza il complesso scenario generato dalla mossa «spariglia-tutto» di Silvio Berlusconi.
Alla riunione ristretta, oltre al numero uno del partito, partecipano Ignazio La Russa, Altero Matteoli, Gianni Alemanno, Andrea Ronchi e Donato Lamorte. E per tutta la durata dellincontro vengono bandite le istanze polemiche e ci si muove soltanto sul fronte della strategia da seguire. Tutti concordano sulla necessità di rimettere in moto lazione del partito, tenendo conto degli ultimi, clamorosi sviluppi. Con un obiettivo: trasmettere allesterno limmagine di An come il partito dei duri e puri nellopposizione al governo Prodi, quelli che dicono no a ogni ipotetico «inciucio» o grande coalizione.
Alleanza nazionale è pronta a puntare su se stessa, dunque. Con un calendario di manifestazioni messe nere su bianco da qui fino a febbraio. «La prima sabato in piazza San Babila a Milano - annuncia La Russa - contro ogni inciucio e mai con la sinistra». Nel primo evento milanese scenderanno in piazza La Russa, Gasparri, Ronchi, Alemanno, Matteoli, e anche Alessandra Mussolini. «Perché a San Babila? Per noi non è una novità andarci - afferma La Russa - semmai lo è per altri». Quello di sabato sarà solo il primo di una serie di eventi. «Lultimo appuntamento sarà in febbraio, sempre a Milano con la Conferenza Programmatica di An».
Nel corso dellincontro la stessa contrapposizione con Forza Italia viene «razionalizzata» e analizzata. «Fini - spiega La Russa - ha proposto una nuova strategia. Berlusconi ha dato vita al cambiamento di Forza Italia. Di certo, da parte nostra cè la volontà di discutere con tutti coloro che si oppongono alla sinistra». Tutti, compreso Berlusconi: «Lo facevamo prima e continueremo a farlo a patto che sia alternativo alla sinistra e non preveda inciuci con Prodi o Veltroni. Lo stesso faremo con altri eventuali soggetti che si ponessero in alternativa alla sinistra a presidiare larea del centro». Un paletto, però, La Russa lo pone. E riguarda la legge elettorale, di cui Fini lunedì discuterà con Veltroni: «Se Berlusconi sceglie un sistema che ci fa tornare indietro a prima della nascita di Fi noi saremmo contrari, ma non credo accadrà». Altero Matteoli, invece, dopo aver rilevato lunità dimostrata da An in questo frangente - «il partito non è mai stato così unito» assicura - fa sapere di non credere allipotesi di una grande coalizione Forza Italia-Pd. «Non ci sono le condizioni. Quella di Berlusconi mi sembra più una minaccia che una che una cosa seria.
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