Sfileranno ai cortei e alle celebrazioni del 25 aprile come se fosse una loro consuetudine ma con lintento di ghetizzare il Popolo della Libertà. Una presa di posizione sempre più evidente anche a fronte delle parole rilasciate ieri dal deputato di Fli Roberto Menia che, a Savona per sostenere il candidato dei finiani, ha detto esplicitamente che in caso di ballottaggio non ci sarà spazio per accordi con Pdl e Lega Nord: «Corriamo tutti per arrivare in testa - commenta Menia - e ci porremo il problema solo a risultati acquisiti. Certo è che intendiamo contrastare un certo modo di fare politica dellattuale centrodestra».
Tornando al 25 aprile, i liguri di Futuro e Libertà saranno in piazza, lo annunciano con largo anticipo come ha riportato ieri il Giornale: «E un dovere civico chiarire, integralmente, agli Italiani la dimensione complessa del processo di Resistenza rappresentato dalla data del 25 aprile 1945 che, fascisti a parte, non può e non deve avere confini politici per rispetto della storia» ha dichiarato Rosella Oddone Olivari.
Parole che sembrano voler nascondere il collegamento di tantissimi aderenti del Fli (anche nella nostra regione) a movimenti un tempo storicamente affini al fascismo. Parole che hanno suscitato diverse reazioni nellambito politico prima tra tutte quella di Gianni Plinio, responsabile Sicurezza per il Pdl in Liguria che si è lasciato andare a qualche commento sulle radici politiche di diversi esponenti del neonato partito, a cominciare dal suo fondatore: «È proprio vero che ne uccide più il ridicolo che la spada! - commenta Gianni Plinio, ex esponente di punta dellMsi e poi di Alleanza Nazionale -.
Si esprime anche un nostro lettore, Mario Lauro che, sorpreso per le prese di posizione di Fli commenta ironico: «Chissà che cosa ci riserverà Futuro e Libertà per il 30 giugno».
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