Finisce in Costa Azzurra la fuga del super-yacht di Saddam

Sequestrata a Nizza la barca da sogno del dittatore: 82 metri con piscine, rubinetti d’oro, eliporto e mini-sottomarino

Potrebbe essere l’occasione della vita per qualche appassionato di mare con 24 milioni di euro da spendere. O forse no. L’Ocean Breeze, uno yacht spettacolare lungo 82 metri all’ancora a Nizza, è in vendita su internet per il tramite di un noto mediatore inglese specializzato in nautica di lusso. Non è un gingillo qualsiasi: ha innumerevoli stanze e saloni arredati con sfarzo e dotati di televisori giganti, diverse piscine e saune, rubinetteria d’oro e vetri antiproiettile, mini-ospedale, eliporto e - ciliegina sulla torta - passaggio segreto per raggiungere un mini-sottomarino e sfuggire a eventuali aggressori. Il venditore non precisa però che il proprietario di una simile ostentazione galleggiante di lusso e paranoia era Saddam Hussein, il dittatore iracheno impiccato alla fine del 2006. Ragione per cui la vendita è stata sospesa da un tribunale francese in attesa di decidere sul ricorso dello Stato iracheno, che ne reclama la proprietà.
Amante dello sfarzo da mille e una notte, Saddam non ebbe però occasione di godersi l’Ocean Breeze, che pure era stato varato già nel 1981 con il nome di Qadisiyah Saddam, ispirato a un eroe arabo di epoca medievale che aveva più volte sconfitto i persiani. Già, perché in quegli anni il Raìs era impegnato nella folle guerra con l’Iran, durata otto anni e costata milioni di morti. Come effetto collaterale, gli iraniani bombardavano a tappeto l’esiguo sbocco al mare dell’Irak. Nel 1986 il dittatore di Bagdad pensò bene di trasferire il suo gioiello da diporto a Jeddah, sul Mar Rosso, affidandolo ai sauditi che all’epoca erano suoi alleati: ci è rimasto per ventun anni, salvo rare puntate in Grecia per la manutenzione.
Poi la Storia ha preso la strada che sappiamo, Saddam ha perso prima il potere poi la vita e il suo yacht extralusso è rimasto nelle mani dei prestanome cui lo aveva intestato, una società delle isole Cayman, noto paradiso fiscale nei Caraibi sotto sovranità britannica. La decisione è stata obbligata: vendere il Qadisiyah Saddam. Prima mossa per farlo è stato il cambio di nome, Ocean Breeze è molto più rassicurante.

La seconda è stata trasferirlo a Nizza, in Francia: cosa riuscita, ma solo dopo aver evitato un primo tentativo del governo iracheno, attuato in occasione della sosta nel porto giordano di Aqaba, di impadronirsi per vie legali dello yacht. Quelli di Bagdad però non mollano e ingaggiano una battaglia di carte bollate in Francia. La sentenza sulla proprietà dell’Ocean Breeze è attesa tra un mese.

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