Roma

Finito il campionato inizia il tempo delle attese: per il nuovo allenatore e per il contratto del numero 10. Conti: «E adesso voglio la Coppa Italia» Totti ritrova i suoi tifosi ma perde la nazionale Brutta sorpresa per il capitano dopo la partita con i

Fabrizio Aspri

Cala il sipario sul campionato e la Roma scruta l’orizzonte con l’intento di progettare al meglio la prossima stagione: quella del riscatto. Occorre voltar pagina, cambiar rotta, ripartire con progetti chiari e propositi bellicosi. «Già - ammette Rosella Sensi, amministratore delegato del club - ma non devo svelare nulla. Chiedo solo di lasciarci lavorare con serenità. La scelta dell’allenatore? Non è un impresa di poco conto. Se mi piace Ancelotti? Be’, il mister risponde sul campo. Ma come lui ce ne sono tanti. Vi prego di non fraintendere le mie parole. Ho imparato che per lavorare bene, occorre farlo in silenzio. Comunque statene certi: parleremo. Non sto prendendo in giro nessuno. Intanto ringrazio Bruno Conti: ci porterà a una finale. E poi non intendo dimenticare i tifosi e i giocatori».
Tutto rinviato per il nome del nuovo allenatore così come per il nuovo contratto di Totti. Per il capitano, ieri di nuovo in campo dopo la lunga squalifica, è arrivata ieri una brutta sorpresa: la mancata convocazione in nazionale. Lippi, a sorpresa, non lo ha inserito nella lista degli azzurri che partiranno per la Norvegia. Il motivo? Scelta tecnica. Ma, a detta di molti, dal sapor di punizione. «Il contratto di Totti? Siamo ottimisti - prosegue la Sensi -. Stiamo lavorando con grande impegno, perché, in futuro, desideriamo riprenderci qualche soddisfazione. Mi prendo la responsabilità di non essere popolare e simpatica, di non rispondere ai tifosi e di renderli scontenti ancora una volta. Chiedo scusa. Ma parleremo presto. Il progetto? Desideriamo incrementare alcune cose e correggerne altre, anche nella comunicazione. Le scelte sono difficili. Tra l’altro, quest’anno, si sono creati molti equivoci. E si sono dette troppe cose sulle condizioni di salute di mio padre. Insomma, se il presidente non cammina, non vuol dire che non dirige in maniera inequivocabile». Tutto chiaro, dunque. Ma uscito di scena Ancelotti, legatosi al nuovo corso milanista, per individuare il nuovo trainer della Roma occorrerà non perdere di vista le piste che portano a Prandelli, Zeman, Spalletti e all’outsider Ranieri. Poi l’ex eroe del Mundial ’82 coglie l’occasione per inviare messaggi e ringraziamenti. «Sono contento del grande affetto che il pubblico ci ha mostrato. È stato un anno difficile, ma nonostante tutto ci ha sempre seguito. Attenzione però: la stagione della Roma non è ancora finita. Da mercoledì ci prepareremo per la finale di Coppa Italia, un impegno che vogliamo onorare. Il mio futuro? Lo valuterò più avanti».
Chiude la carrellata Montella. L’aeroplanino non è riuscito a vincere la classifica cannonieri, né ad eguagliare il suo record di reti in serie A (22). Ma non se ne fa un cruccio e si gode sorrisi e pacche sulle spalle. «Abbiamo terminato la stagione con dignità, qualificandoci in Coppa Uefa. Ora ci auguriamo che gli errori fatti non vengano ripetuti. Lo scopo è costruire una squadra all’altezza.

Sono fiducioso».

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