Economia

Finmeccanica insegue l’elicottero Usa

Verdetto atteso per venerdì. Boeing favorita. Un ordine da 13 miliardi

Andrea Nativi

da Milano

Il 10 novembre, o forse il 17, a borse chiuse, il Pentagono annuncerà quale società fornirà all’Aeronautica un nuovo elicottero da ricerca e soccorso, nell’ambito del programma Csar-X. A giocarsi la partita sono in tre: l’italiana AgustaWestland, in team con Lockheed Martin e Bell-Textron, e due rivali statunitensi, Boeing e Sikorsky. In palio c’è un ordine di 141 elicotteri, per un valore di 13 miliardi di dollari, ai quali si aggiungeranno 20 miliardi per supporto logistico e manutenzione per un paio di decenni. Le consegne partiranno dal 2011 e saranno completate nel 2019.
L’esito della competizione è tutt’altro che scontato. Per questo AgustaWestland, società di Finmeccanica, non ha inserito questo programma nel piano industriale, che prevede una robusta crescita anche in caso di sconfitta. Certo un eventuale successo non solo porterebbe un contratto enorme, ma aprirebbe la via a ulteriori commesse statunitensi, per non parlare delle prospettive mondiali.
Il concorrente favorito è però il Boeing HH-47, una versione ottimizzata per i requisiti Usaf del grosso elicottero birotore. L’elicottero è in fatti in produzione di serie sia per lo US Army sia per le forze speciali, quindi offre comunanza logistica e addestrativa, senza contare che... è tutto americano. Peraltro è una macchina grande, costosa e per certi versi non ideale per la specifica missione. Inoltre l’Aeronautica americana teme, selezionando lo stesso elicottero dell’Esercito, di vedersi sfilare» la responsabilità della missione e gli elicotteri dai cugini.
Gli addetti ai lavori danno al secondo posto l’elicottero di AgustaWestland, l’US101, una versione derivata dal VH-71 già scelto come elicottero presidenziale, dotata quindi di nuovo rotore, motori più potenti e di una elettronica modernissima. È il velivolo ideale per le esigenze dell’Aeronautica, robusto, veloce, capiente, ma anche maneggevole e sicuro grazie ai tre motori. I soci di AgustaWestland, Lockheed e Bell, sono industrialmente competenti. A livello politico il team ha una buona base di sostegno in congresso, perché molti Stati sarebbero interessati alla produzione dell’US101.


Infine c’è Sikorsky con l’HH-92 Superhawk, derivato dell’elicottero in via di sviluppo per le forze armate canadesi, che non è però in servizio con quelle statunitensi, non ha avuto molto successo in ruoli militari ed è relativamente piccolo e poco potente per i requisiti dell’Aeronautica.

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