Economia

Finmeccanica, ordini in crescita tra il 30 e il 50%

Nei prossimi 3 anni previsto un portafoglio ordini tra i 13 e i 15 miliardi. Guarguaglini: su Thales pronti a intervenire, ma la prima mossa spetta al governo francese

Andrea Nativi

da Milano

«Spetta al nuovo governo francese decidere quale via intraprendere per l'ulteriore consolidamento dell'industria aerospaziale transalpina, noi stiamo alla finestra e siamo interessati, con il placet del governo italiano». Pier Francesco Guarguaglini, numero uno di Finmeccanica, conferma dal Salone aeronautico di Parigi, che ha aperto ieri i battenti, la disponibilità ad un coinvolgimento nel riassetto dell'industria elettronica della difesa francese, ovvero nel futuro di Thales. Con Thales «ci sono stati e ci sono continui contatti, anche per le varie collaborazioni in corso, ma la prima mossa spetta al governo di Parigi». «A prescindere dalle alleanze strategiche - aggiunge Guarguaglini - Finmeccanica prevede una crescita degli ordini del 30-50% nei prossimi tre anni conquistando un portafoglio ordini annuale tra i 13 e i 15 miliardi».
In teoria a dare il vero calcio d'inizio alla partita Thales è stato il gruppo Dassault, che ha confermato di voler vendere sul mercato la sua quota del 5,7% di Thales, considerato non strategico. È stata esclusa la cessione agli altri due azionisti forti: Alcatel, che detiene il 9,1%, e il governo francese, con il 31,3%, ma nessuno si sognerebbe di acquistare le azioni offerte da Dassault senza un preventivo accordo con Parigi.
Vedremo quale linea verrà scelta, viste le difficoltà incontrate dalla proposta di far acquistare Thales dal gruppo europeo Eads, a causa dell'opposizione dei soci tedeschi.
L'opzione italiana diventa quindi realmente interessante, anche se di difficile realizzazione.
Al Salone Guarguaglini ha anche confermato, come anticipato a suo tempo a Il Giornale, la disponibilità a rilevare da Bae Systems le attività nelle armi subacquee che Bae ha ereditato dalla tedesca Stn Atlas e che vuole vendere... a buon prezzo. Ci sono diversi concorrenti ai blocchi di partenza, europei e non, e per Finmeccanica è importante prevalere perché eliminerebbe il suo concorrente più pericoloso in questo settore di nicchia, ma tecnologicamente e strategicamente molto importante e potrebbe dar vita ad un vero «polo dei siluri», rafforzando la sua società specializzata, la Wass.
Al Salone però si parla essenzialmente di programmi aeronautici ed Atr, di cui Finmeccanica possiede, attraverso Alenia, il 50% (il restante 50% è di EADS), ha annunciato una commessa da parte della finlandese Finnish Commuter Airlines, che ha ordinato 8 velivoli regionali Atr-42-500, sottoscrivendo anche opzioni su altrettanti aerei. Il programma vale 250 milioni di dollari e contribuisce al rilancio della società. Atr annuncerà un secondo contratto nei prossimi giorni, con l'obiettivo di arrivare al termine della manifestazione con ordini per 20 nuovi aerei. Secondo il Ceo, Filippo Bagnato, a fine anno Atr avrà un portafoglio ordini di 70 macchine, contro le 10 a fine 2004 e aumenterà la produzione.


Infine ieri il titolo Finmeccanica ha chiuso la seduta con un progresso dello 0,4% a 0,7518 euro.

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