Finmeccanica supera gli obiettivi e ritira Datamat dalla Borsa

Finmeccanica supera gli obiettivi e ritira Datamat dalla Borsa

Luca Pace

da Milano

«Finmeccanica supera gli obiettivi sia in termini di redditività che dal punto di vista finanziario» e annuncia il delisting di Datamat di cui detiene già l’84,05%. L’amministratore delegato Pierfrancesco Guarguaglini snocciola con soddisfazione i dati preliminari del gruppo che ha chiuso il 2005 con un fatturato a 11,469 miliardi, in crescita del 25% rispetto al 2004, grazie soprattutto al consolidamento del 50% di AugustaWestland.
E un margine operativo netto che vola del 58% a 735 milioni, portando la redditività a livello operativo al 6,4% dal 5,1% dell’anno precedente. Peggiora invece l’indebitamento finanziario che raggiunge, dai 701 milioni di un anno fa, gli 1,1 miliardi del 31 dicembre, su cui l’accordo con Bae System nell’elettronica della difesa ha pesato per 718 milioni. Continuano invece a correre gli ordini aumentati del 45% a 15,4 miliardi rispetto ai 10,543 di un anno fa.
Il 2005 è stato l’anno in cui Finmeccanica ha vinto la prima tranche del programma US101 per gli elicotteri da trasporto del presidente degli Stati Uniti mentre si aggiudicava la seconda tranche dell’Eurofighter.
E il 2006 promette di fare ancora meglio. Solo nei primi due mesi Finmeccanica ha annunciato un contratto da 584 milioni per l’aggiornamento di 30 elicotteri della marina britannica (12 gennaio). Cinque giorni dopo, il gruppo si è aggiudicato un’altra commessa da 80 milioni per 10 aerei alla Libia. Altri 1,2 miliardi arriveranno per contratti conclusi nelle scorse settimane.
L’ultimo annuncio ieri: una commessa da 48 milioni di dollari dalla Bulgaria per la riparazione di 16 Mig. «Un trend impressionante», commenta un analista convinto che il prossimo 28 marzo, in occasione della presentazione completa del bilancio 2005 Finmeccanica rivedrà al rialzo le stime sul 2006. Ma sempre dal cda di fine marzo potrebbero arrivare altre novità interessanti.
Il management di Finmeccanica starebbe vagliando l’ipotesi di premiare i propri azionisti, già contenti per il +13,7% guadagnato in Borsa da inizio anno, con un dividendo straordinario derivante dai ricavi della quotazione di Ansaldo Sts. La società nata dalla fusione tra Ansaldo Signal NV, attiva nel segnalamento ferroviario e metropolitano e Ansaldo Trasporti-Sistemi Ferroviari Spa, dovrebbe approdare a Piazza Affari a fine marzo.
Ansaldo Sts ha chiuso il 2005 con un fatturato di 840 milioni, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente e un utile di 44 milioni. Non è ancora l’ammontare della quota che sarà ceduta sul mercato, ma si parla del 60-65%. Grazie al collocamento, Finmeccanica incasserà circa 500-550 milioni, cifra che il management vorrebbe destinare al pagamento di una cedola straordinaria con un rendimento del 6,3%.


Il primo a festeggiare sarebbe il Tesoro che controlla Finmeccanica con una quota del 32,4% e incasserebbe circa 160 milioni.
«Con un aumento consistente del dividendo Finmeccanica riequilibrerebbe la sua struttura finanziaria troppo poco indebitata», spiega un analista.

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