La finta guerra tra Sicilia e Liguria per dare i natali a Frank Sinatra

Uno scoop giornalistico trasformatosi in political thriller e che rischiava di evolvere in giallo d'azione. Con tutte le conseguenze tipiche del genere «noir». Tutto per un falso scoop giornalistico su un figlio conteso. Solita storia di separati con in mezzo tutta la sofferenza di un piccolo sballottato di qua e di là? Macché! Perché il figlio è morto 10 anni fa all'età di 83 anni. The Voice, alias Frank Sinatra, è scomparso infatti il 14 maggio del 1998, e a contenderselo non sarebbero stati i genitori ma i Comuni che ne hanno dato i natali. Da noi Lumarzo, nella cui frazione di Rossi è nata nel 1896 la mamma di Frank, Natalina Garaventa. Dall'altra parte (parte avversa, s'intende) Lercara Friddi in provincia di Palermo, patria di Anthony Sinatra. In mezzo la rivelazione di un quotidiano (non il nostro) su una fantomatica battaglia tra i due Comuni che starebbero affilando le armi per ottenere «l'affido» del mito della canzone. Sinatra è ligure o siciliano? «Lite per the voice», titola il giornale. I lettori preoccupati. E i cittadini dei due paesi ancora di più visto che non erano stati avvertiti della tenzone. Sia come sia, i lercaresi - ancora esaltati dal tributo offerto dal loro Comune a Frank Sinatra col festival appena concluso intitolato «My Way» - si apprestano a difendere con le unghie e coi denti il loro figlio. Gli abitanti di Rossi - che da parte loro hanno organizzato il 6 settembre un omaggio a Sinatra dal titolo «Hallo Frank!» - alzano le barricate lungo quell'intrico di stradine che da Lumarzo si inerpicano fino a 700 metri di altezza sul mare. Insomma, un vero empasse. Fino a quando il sindaco di Lumarzo, Guido Guelfo, non prende il telefono e chiama il sindaco di Lercara, Gaetano Licata. «È scoppiata subito un'intesa», racconta Guelfo che invita seduta stante i lercaresi a partecipare allo spettacolo del 6 settembre. E le sorprese dovevano ancora arrivare, perché sabato scorso a Rossi, con la delegazione di Lercara Freddi guidata dal vice sindaco Marcantonio Gargagliano, c'era anche lo studioso palermitano Sangiorgio Nicolò che ha rivelato l'origine genovese del paese siciliano: «La storia ha origine nel medioevo, quando la famiglia Lercara di Genova inizia a sviluppare degli scambi commerciali con la Sicilia. Nel 1572 Lionello Lercara acquista il feudo di Friddi maritali nomine, cioè per matrimonio, e nel 1595 fonda il paese di Lercara Friddi». Un legame testimoniato, tra l'altro, da una forte colonia di lercaresi in Liguria. L'entusiasmo si concretizza in scambi di doni sull'uscio di Natalina Garaventa e si rinforza durante la serata organizzata (questa volta sul piazzale della piscina di Lumarzo) e diretta dal giornalista Mauro Boccaccio. Si concretizza anche il progetto di un gemellaggio tra i due paesi mentre sul palco si alternano strumentisti e cantanti genovesi che rievocano i grandi successi di The Voice.
Tra una esibizione e l'altra, Giorgio Calabrese rivela aneddoti sulla vita di Frank e sulla figura di sua madre, Natalina «che da bambina parte a piedi da Rossi per l'America, a 18 anni si sposa e poco dopo entra in politica diventando un riferimento per gli emigranti liguri del New Jersey».

Una donna di carattere, conclude Calabrese, «che ha saputo sostenere la carriera del figlio e che in casa comandava tutti». «Minchia! U picciriddu provoca. Il padre è sempre il padre, è lui che dà il nome», scappa a qualcuno della delegazione siciliana. Questioni di famiglia, a questo punto.

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