RomaSbarca in Senato il pasticciaccio delle dimissioni-non dimissioni di Piero Marrazzo, il presidente della Regione Lazio travolto dallo scandalo a luci rosse. Ieri il senatore del Pdl Domenico Gramazio ha presentato uninterrogazione urgente a risposta scritta ai ministri del Welfare, dei Rapporti con le Regioni e del Tesoro per fare chiarezza sugli emolumenti che continuano a essere versati allex governatore, il quale per voce del suo avvocato Luca Petrucci ha più volte fatto sapere di volere essere considerato dora in poi soltanto come «privato cittadino». Una dimensione intima che però mal si concilia con il foglio competenze datato 25 novembre 2009 compulsato da Gramazio per argomentare la sua interrogazione. Ebbene, lo «stipendio» di novembre di Marrazzo risulta siffatto: 9.362,21 euro per indennità di carica; 4.300,11 euro di indennità diaria; 7.607,25 euro d indennità di funzione (specificando che questultima è quella di presidente della giunta regionale). Totale: 21.269,57 euro. Lordi, naturalmente. Ma anche al netto, un bel vivere per un «privato cittadino».
Quello che a Gramazio proprio non vanno giù sono le varie voci. «Perché riconoscergli lindennità di funzione quando Marrazzo ha dato le sue dimissioni da presidente della Regione Lazio? E perché dargli anche lindennità diaria, che è legata alleffettiva presenza quotidiana in giunta?». Domande a cui i ministri competenti sono chiamati a dare una risposta «affinché - dice Gramazio - non ci siano esborsi superiori a quelli dovuti pre legge». Anche perché ora a svolgere le funzioni di Marrazzo cè il suo vice Esterino Montino, che percepisce a sua volta un appannaggio, anche se risulta essere ancora quello di assessore, ruolo che svolgeva prima di essere «promosso» sul campo dopo le note vicende di via Gradoli.
Non cè pace, dunque, per lex televolto di Raitre. Che può trovare motivo di conforto solo in unimprevista alleata: Sabrina Ferilli. Lattrice romana, in unintervista nel numero di Vanity Fair oggi in edicola, trova utile fornirci il suo punto di vista sulla vicenda. «Sta scontando lergastolo mediatico - dice la protagonista dello storico e un po deludente strip per il terzo scudetto della Roma - condanna che spesso questo Paese ama infliggere, solo a taluni però. Io invece lo rivoterei. Perché credo che politicamente sia una persona rispettabile. Nel momento in cui le sue debolezze personali sono emerse, ha saputo lasciare.
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