Tutti daccordo meno la Fiorentina, con i viola che hanno complicato non poco la seconda giornata dellArbitrato. Quella che avrebbe dovuto essere lultimo round della giustizia sportiva, rischia di avere una dolorosa e pesante appendice. Ai toni sfumati di Juventus, Lazio e Milan (che però pretende lo scudetto 2006 strappandolo dalla maglia dellInter), si sono sostituiti quelli duri della Fiorentina e altrettanto decisi da parte del Messina (costituitosi come terzo interessato), intenzionati a ricorrere al Tar del Lazio nel caso le loro richieste non fossero totalmente accolte. Il club viola pretende la cancellazione della penalizzazione di -19 punti in classifica; i siciliani vogliono invece la conferma delle decisioni della Corte federale (senza nessuno sconto o «saldo» autunnale) perchè altrimenti si configurerebbe un danno per la società siciliana che si vedrebbe scavalcata in classifica dalle squadre attualmente penalizzate.
Lavvocato della Fiorentina, Alberto Bruni (nel collegio difensivo anche Carlo Montagna, Giuseppe Morbidelli e Duccio Traina) non vuole assolutamente prendere in considerazione leventualità di uno sconto «perchè noi non abbiamo fatto niente, quindi non vedo perchè dovremmo essere puniti». A dimostrazione di come la Fiorentina abbia spaiato il gioco, lo testimonia la lunghezza dellaudizione: due ore e 40 minuti di discussioni, anche forti e dure, pareri e controdeduzioni. Con una pausa di una ventina di minuti per permettere lintroduzione dei mezzi tecnici per riascoltare una serie di telefonate dei fratelli Della Valle. Una situazione che i legali viola hanno fortemente voluto, convincendo anche i cinque «arbitri» dellopportunità di sentire e valutare parole e toni dei due massimi dirigenti della Fiorentina. Limpressione di Bruni e che «per la prima volta, come non era successo con la Caf e la Corte federale, abbiamo trovato gente disposta ad ascoltare le nostre ragioni», ma la linea decisa dalla famiglia Della Valle non cambia. E il ricorso al Tar è dietro langolo se la Fiorentina non dovesse vedere annullata lintera penalizzazione.
«Auspico che non ce ne sia bisogno», ha detto Bruni, «ma nessuno di noi ha rinunciato alla possibilità di andare al Tar perchè, se non saremo soddisfatti, non ci fermeremo qua. Ci riserviamo anzi, dopo aver letto le motivazioni, la facoltà di fare questo spiacevole ricorso. Perchè la Fiorentina è innocente e a questo procedimento, madre di tutti gli altri, deve seguire quello della cancellazione della pena a Diego e Andrea Della Valle».
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