da Catania
Un gol di Mutu regala il successo a una Fiorentina pratica e utilitaristica ma sul piano tecnico tuttaltro che eccellente. Il Catania, lodevole per impegno e determinazione, pur palesando limiti nella fase della costruzione della manovra, recrimina per le troppe occasioni fallite soprattutto nella ripresa.
A nulla sono servite le novità in formazione apportate dal tecnico degli etnei Baldini che inseriva il portiere Polito al posto di Bizzarri e in difesa sulla corsia di destra Sardo. Prandelli, di contro, schierava nel pacchetto arretrato Kroldrup con Kuzmanovic a centrocampo e Santana in attacco, con Semioli e Vieri in panchina. La gara per il Catania iniziava nel peggiore dei modi giacché al primo affondo la Fiorentina andava in gol. Al 4 batteva un angolo dalla destra Santana: il cross pennellato pescava la testa di Mutu che, con la difesa del Catania spiazzata e completamente ferma staccava di prepotenza e batteva Polito. Il Catania colpito a freddo dava subito limpressione di subire la migliore organizzazione di gioco di una Fiorentina che soprattutto sulle fasce faceva valere qualità e profondità. In avanti, sulla corsia di destra imperversava la velocità di Santana che sfruttava gli ampi spazi lasciati da Vargas, spesso non efficace in fase dinterdizione della manovra. Il Catania provava a scuotersi all8. Colpo di tacco smarcante di Mascara che rifiniva a beneficio di Martinez, ma la conclusione delluruguaiano era debole e Frey parava comodamente a terra. La Fiorentina si difendeva con una certa autorevolezza, lasciando le iniziative offensive al solo Mutu che con la solita imprevedibilità cercava di metter in difficoltà la retroguardia della formazione di Baldini. Al 14 lo stesso romeno con una punizione battuta da posizione centrale impegnava Polito in una deviazione sopra la traversa. Tre minuti dopo invece, dopo un marchiano errore a centrocampo di Sardo, Santana solo al centro dellarea calciava malamente sprecando per i viola una ghiotta opportunità da rete. Il Catania si affidava ai suoi giocatori di maggior tasso tecnico, cercando di capitalizzare gli inserimenti sulle fasce che a turno portavano la firma di Mascara, G. Tedesco e Martinez. Al 29 angolo dalla sinistra di Mascara che sul lato opposto del campo, serviva Vargas il quale in corsa calciava di prima intenzione sfiorando il palo alla sinistra di Frey.
Nell ripresa il Catania forzava il ritmo in fase offensiva e sfiorava a più riprese il pareggio con Tedesco e Mascara ma trovava nella propria strada uno strepitoso Frey che parava tutto quello che cera da parare. Poco dopo la mezzora, però, ci pensava lirruente e nervoso Baiocco a complicare la vita alla formazione siciliana. Il centrocampista rossazzurro diceva qualcosa di troppo al direttore di gara che prontamente lo espelleva. Per il Catania a corto di fiato lultima occasione la sprecava Mascara che da posizione decentrata spediva alto.
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