La firma e la personalità del ministro Gualtieri

Osservando la firma dell’attuale ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, si nota una discreta vitalità che non viene però sempre utilizzata in modo produttiva

La firma e la personalità del ministro Gualtieri

Osservando la scrittura o la firma di un individuo il grafologo ricerca i punti fondamentali che caratterizzano la personalità del soggetto. È ormai assodato che la grafia esprime l’agire, il pensare e il modo di relazionare di una persona, sia con sé stessi sia con il mondo. Non a caso è usata anche come supporto alla selezione del personale: “l’uomo giusto al posto giusto”. Sono anni, infatti, che io stessa sono chiamata per la selezione nelle aziende grandi, medie e piccole per aiutare i selettori e i responsabili del personale a scegliere le persone da collocare nelle varie posizioni in azienda. Ciò non serve per escludere o rifiutare qualcuno, ma per ottimizzare le potenzialità di ognuno nella posizione a lui più confacente. Quando un uomo si dà alla politica, non deve avere solo conoscenze teoriche, ma deve anche possedere forza, determinazione, spessore umano, capacità decisionale, attitudine all’ascolto, accettazione anche del diverso e, come sostiene Erich Fromm anche la capacità di sconfiggere l’eventuale nota narcisistica purtroppo assai frequente in chi si dà alla politica.

Osservando la firma dell’attuale ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, si nota una discreta vitalità che non viene però sempre utilizzata in modo produttiva. Sembra che gli interessi che il ministro ha coltivato e coltiva tuttora, a volte lo distolgano dai suoi impegni poiché, essendo un eclettico, ama avviare molte cosa a compensazione di un sottofondo di ansia che ogni tanto fa capolino in lui. Persino punte di aggressività, covate dentro, vengono risolte in attività ludiche senza però saturare il suo bisogno di trovare soluzioni efficaci.

Persona corretta e leale, non sembra possedere uno spessore adeguato alla posizione occupata, non tanto per mancanza di vedute quanto per scarsa praticità, dovuta forse al suo modo di vivere interiormente le cose, che a volte lo trascina in un mondo ecclettico. Pur desiderando posizioni che gratifichino il suo Io, non sembra però possedere la stoffa per sostenerle con la dovuta grinta. (Clicca qui per guardare la firma del ministro)

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