All’inizio lui era famoso soprattutto per lei. In Cina Peng Liyuan è una star da quando aveva vent’anni, un idolo della musica folk della Repubblica Popolare, un misto di stile bucolico-militaresco-nazionalistico che l’ha portata ai vertici della popolarità. Poi, accidentalmente, la bella Peng ha sposato un politico oscuro che ora, venticinque anni dopo, è destinato a diventare il presidente del colosso asiatico. Il marito di Peng è Xi Jinping, l’attuale vicepresidente, in questi giorni in visita negli Stati Uniti. Dicono i pronostici che in ottobre succederà a Hu alla guida del partito e poi, nel 2013, alla presidenza. Non a caso è stato accolto da Obama con gli onori che si riservano a un capo di Stato.
Però nel viaggio trionfale di Xi in America c’è quella che il Wall Street Journal ha definito una «omissione degna di nota»: la moglie. Ed è vero che è un’usanza dei leader cinesi mostrarsi all’estero senza consorte, per non esporre le signore al pubblico che le metterebbe a disagio (sono solite non apparire accanto al marito e, nel caso sporadico, a stare comunque zitte) ma, secondo il Wsj, la ragione in questo caso potrebbe essere opposta: sarebbe Xi a temere di essere offuscato dalla sua compagna.
Troppo appariscente, troppo personaggio, troppo sicura di sé davanti alle telecamere, visto che è abituata a cantare davanti a migliaia di persone. Peng lasciata nell’ombra, quindi, per non rischiare la figura del marito fantasma. Del numero due. Perché le first lady in Cina sono sempre state così: invisibili. E pazienza se per Time Xi è fra le cento persone più influenti e per la stampa britannica è uno dei cinque uomini più potenti del mondo. L’autostima non basta mai, specialmente se tua moglie ha dichiarato (in un’intervista ormai «misteriosamente» sparita) che al primo incontro non era rimasta granché impressionata, anzi che ti trovava «rozzo e vecchio».
Poi ha capito che Xi era «poco sofisticato ma davvero intelligente»: era riuscito a conquistarla interrogandola sulle sue tecniche canore. Del resto lui è figlio di un eroe della rivoluzione, e la carriera politica non è uno scherzo. Quindi Peng si è già messa in disparte da tempo, in previsione dell’ascesa al vertice del marito «poco sofisticato», ma evidentemente persuasivo in casa e fuori. Anche se Peng racconta che «quando torna la sera, non ho mai pensato che in casa ci sia un leader», ma d’altra parte Xi «quando arrivo a casa, non pensa a me come a una star». «Ai miei occhi è solo mio marito. E ai suoi occhi io sono semplicemente sua moglie».
La conclusione di questa uguaglianza familiare è che Xi ha lasciato la moglie a casa. Ma ormai tutti si sono accorti che la Cina è a un passo dalla sua prima volta: una first lady.
Ruolo che Peng, a 50 anni, non sembra voler rifiutare. Perché è vero che ha ridotto le esibizioni con trucco pesante e abiti vistosi, ma in parallelo si è costruita una nuova immagine politicamente corretta: è diventata ambasciatrice di buona volontà su Hiv e tubercolosi per l’Organizzazione mondiale della sanità; è andata a cantare sulle macerie delle zone terremotate del Sichuan; ha fatto sapere che la figlia ventenne (che pare studi ad Harvard in incognito) era tra i giovani volontari che aiutavano le popolazioni colpite.
Poi ha anche vinto un milione di yuan (120mila euro) al China Arts Awards, unico mezzo passo falso. Ora si fa fotografare con l’uniforme, anche quando canta: perché incidentalmente Peng è anche generale dell’esercito, per non farsi mancare niente. Così perfetta da essere davvero pericolosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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