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Fisco, sportivi nel mirino: anche Rebellin e Liuzzi 2009: rientrati 4 miliardi

Ancora indagini sui capitali degli italiani all'estero. Tra gli ultimi "furbetti" un imprenditore cagliaritano del cemento con 400 milioni di fatturato nascosto, il cicilista (nei guai per doping) e il pilota di Formula 1

Fisco, sportivi nel mirino:  
anche Rebellin e Liuzzi 
2009: rientrati 4 miliardi

Milano - Un imprenditore del cemento e due sportivi. Quasi mezzo miliardo di euro di capitali detenuti all’estero illegalmente: questo il frutto delle ultime operazioni della guardia di finanza. Si tratterebbe complessivamente di quattro grosse indagini nell’ambito dell’intensificazione dei controlli per il contrasto all’evasione fiscale internazionale. Nel mirino delle Fiamme gialle ci sarebbe anche un imprenditore cagliaritano, attivo nel settore del calcestruzzo, che avrebbe nascosto oltre 400 milioni di euro al fisco grazie ad un intreccio fra una decina di società con sedi nel Delaware (Usa), Qatar e Guinea. La lotta all’evasione fiscale internazionale condotta dalla Guardia di Finanza ha portato in otto mesi e mezzo, cioè dal primo gennaio 2009 al 15 settembre, "3,9 miliardi di euro che dall’estero sono stati recuperati a tassazione in Italia".

Sportivi nel mirino Un pilota di Formula 1 e un asso del ciclismo: nell’ambito delle operazioni di indagine delle Fiamme Gialle portate avanti nelle ultime settimane ci sarebbero importanti personaggi del mondo sportivo. Un primo caso coinvolgerebbe un pilota di Formula 1 che dal 2006 al 2008 ha trasferito la propria residenza dall’Abruzzo prima in Inghilterra e poi in Svizzera (Vitantonio Liuzzi), continuando a comprare barche e case in Italia. Il valore di beni e capitali all’estero scovati dalle Fiamme gialle ammonterebbe già a 1,8 milioni di euro. Sempre nel campo delle corse automobilistiche, tra i soggetti sotto controllo figura un copilota di un ex campione del mondo di rally residente a Monaco ma con affari immobiliari in Italia: Tiziano Sivieri, navigatore di Miki Biasion, ex campione di rally. Il terzo sportivo sarebbe un ciclista con un palmares di primo piano (Davide Rebellin). Ha trasferito la residenza nel Principato di Monaco ma le Fiamme gialle hanno scoperto che si allena in Italia e non manca a nessuna manifestazione locale di un paese del padovano. Se verrà accertata l’evasione rischiano sanzioni tributarie e penali e, in ogni caso, non potranno avvalersi dello scudo fiscale.

Le carriere Rebellin è uno dei nomi più noti del ciclismo italiano degli ultimi anni. La sua carriera è costellata di vittorie, in particolare alle classiche del Nord. Il suo anno magico è il 2004, che lo vede vincente alla Amstel Gold Race, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi riuscendo a essere il primo a conquistare le tre classiche. Quell’anno arrivò anche secondo in Coppa del Mondo. Tornato in nazionale due anni dopo, decisivo il suo contributo nella vittoria iridata di Paolo Bettini. Nel 2007 rivince la Freccia Vallone. Nel 2008 conquista la sua prima Parigi-Nizza e contribuisce anche alla vittoria mondiale di Alessandro Ballan e la sua terza Freccia Vallone. Da azzurro partecipa alla corsa in linea delle Olimpiadi di Pechino vincendo la medaglia d’argento, ma lo scorso aprile il suo nome risulta tra gli atleti olimpici positivi a ulteriori test antidoping disposti dal Cio, per uso di Epo di ultima generazione. Il corridore è sospeso dal’attività e dal club olimpico. Vitantonio Liuzzi dallo scorso Gp d’Italia di Monza è ritornato nel Mondiale di Formula 1 al posto di Giancarlo Fisichella, passato alla Ferrari, come pilota ufficiale della Force India. Dal 2005 al 2007 era stato prima pilota Red Bull poi Toro Rosso.

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